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Regali e tavola imbandita per Natale

La crisi c'è, ma in certi giorni è meglio non pensarci. Perchè Natale è sempre Natale e alle tradizioni non si rinuncia. Mercati, supermercati, negozi di alimentari in genere, sono stati presi d'assalto, come di consueto stamattina. In barba alla crisi e alle difficoltà che tutti attraversano, ma che per un giorno scelgono di dimenticare.

Per rendere speciale la sera che precede la festa e poi il pranzo del 25.

Certo, magari si spende con un po' più di attenzione, ma si continua comunque a farlo, senza rinunciare alle vecchie abitudini.

Ciò che funziona un po' meno, a giudicare dai dati nazionali e locali, è il pranzo fuori. Ma in verità dalle nostre parti si usa in prevalenza passare il Natale in casa, oltre che in famiglia. Ecco giustificati i numeri piuttosto bassi, che riguardano le presenze nei ristoranti.

Difficile, invece, fare i conti sulle spese per i regali di Natale. Un rapido sondaggio per le vie del centro lascia ipotizzare che ci sia stato un lieve incremento, anche se ovviamente è un'idea parziale e dettata dalle parole delle persone che i regali li hanno sempre fatti.

Molti raccontano di aver comprato qualche pensiero in più quest'anno, altri di aver aumentato il budget.

Di certo, rispetto a qualche anno fa, la mattina della vigilia in centro è stata abbastanza movimentata. Bisognerebbe capire se al movimento sono coincisi affari migliori per i commercianti.

Per i bilanci è presto, ci sarà tempo per farli. Per adesso, però, si registra un movimento leggermente superiore rispetto al passato recente. Che in tempi di crisi, è già qualcosa.

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