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E sul Torrente Trapani... piove sul bagnato (video)

La "bomba d'acqua" che ieri ha colpito Messina ha provocato l'ennesimo cedimento nella parte alta di via Torrente Trapani. Come si vede nel filmato, il terreno è franato proprio in un punto in cui si stavano effettuando lavori di consolidamento dopo i precedenti crolli. 

«Per mitigare l’esposizione della via Torrente Trapani alta a nuovi episodi di colata detritica si ritiene utile la possibilità di operare d’urgenza il ripristino del recapito delle portate di monte, sebbene ormai non convogliate nelle tubazioni deputate oggi idraulicamente disconnesse, presso il torrente Trapani». Ed ancora un passaggio: «La fascia immediatamente al piede del traliccio della linea elettrica posta a monte del dissesto appare soggetta ad una notevole erosione che potrebbe determinarne condizioni di instabilità entro tempi brevi»

Sono alcuni elementi chiave, molti chiari, contenuti nello studio dell’ing. Nicola Rustica, relativo all’erosione in corso su un versante collinare adiacente al viale Torrente Trapani alto – appena arrivato sul tavolo della Protezione civile comunale che lo aveva commissionato. È frutto di sopralluoghi compiuti tra settembre e ottobre con la partecipazione del dirigente comunale, l’ing. Antonio Cardia e dei tecnici Traviglia, Sangiorgio e Rodilosso. Una ricognizione irta di difficoltà vista l’inaccessibilità del sito in frana: si è lavorato col teleobiettivo e il binocolo. Questa strana storia ormai la conoscono tutti: non solo i residenti delle palazzine a monte dell’area interessata al dissesto (i condomini La Residenza ed Aurora) che hanno paura a percorrere il viale Trapani alto sotto la pioggia battente, perché terra e fango prima o poi dilavano su quella strada dalle griglie otturate. La conoscono bene anche i residenti della parte bassa del viale Trapani (dalla zona sportiva dei Cappuccini sino all’incrocio con viale R. Margherita) dove è diventato normale, nel “day after” parcheggiare l’auto su uno strato di terra e fango. Ma il vero problema è il pericolo legato alle nuove colate fangose e detritiche che prima o poi, in coincidenza con le piogge più intense, si verificheranno, a monte, su una pubblica via.

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