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Emergenza rifiuti questione delicata

Era un'emergenza annunciata. Andava programmata molto tempo fa una strategia per affrontarla ed evitarla. Sono passati mesi, anni. Molti progetti sono rimasti sospesi. E alla fine l'emergenza è arrivata, puntuale e violenta come era stato ampiamente preventivato.
Se la città è piena di rifiuti, oggi, è perché dopo tanti annunci la regione ha deciso di limitare il quantitativo di spazzatura da conferire in discarica ogni giorno. Non si scarica più senza controllo. Ci sono tetti da rispettare. E questo è il vero problema.
Domani a Palermo ci sarà un nuovo incontro per cercare insieme di trovare una soluzione. Intanto, però, la città continua a essere piena di rifiuti. Attorno ai cassonetti si accumulano ogni giorno sempre più sacchetti di spazzatura. Messinambiente fa quel che può, ma non potendo scaricare più di tanto, non può certo far miracoli.
E' questo ciò che i rappresentanti dell'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti in città hanno spiegato stamattina all'assessore Ialacqua durante il tavolo tecnico convocato per fare il punto della situazione. La protezione civile, chiamata in causa per aiutare Messinambiente e Comune a fronteggiare l'emergenza non basterà a risolvere il problema.
Serve un'immediata deroga al provvedimento firmato dalla regione che fissa un limite al quantitativo di rifiuti da portare in discarica.
E poi serve un'inversione di tendenza nel campo della raccolta differenziata. Perché è evidente che, ammesso che si riesca a ottenere la deroga domani a Palermo, per il futuro bisognerà adeguarsi agli standard nazionali. Differenziare significa ridurre sensibilmente le quantità. E risolvere subito il problema dell'emergenza rifiuti.

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