Il messinese Mimmo Sorrenti a "I soliti ignoti" di Amadeus, il Birrificio Messina sbarca su Rai Uno
Il Birrificio Messina questa sera è sbarcato su Rai uno. Il presidente della cooperativa messinese, Mimmo Sorrenti, è stato tra i protagonisti del seguitissimo programma pre serale “I soliti ignoti”, condotto da Amadeus. Nella veste di concorrenti-vip, chiamati a scoprire le identità degli ignoti, gli attori Emanuel Caserio e Pietro Genuardi, direttamente dal set della fiction “Il paradiso delle signore”. In città tutti conoscono Mimmo e la storia dei 15 mastri birrai che con la forza del sacrificio non si sono mai arresi e hanno dato vita al Birrificio Messina. Stasera però ha vestito i panni di “ignoto” per lo show di Amadeus. Tanto da arrivare fino al gran finale del parente misterioso, purtroppo però senza lieto fine per i concorrenti. Per indovinare la sua identità è stato decisivo uno dei tre indizi: “Ogni tanto mi piace proporre qualcosa di nuovo”. Mimmo, 63 anni, ha anche raccontato di essere stato campione nazionale di pugilato. Ma i concorrenti non hanno avuto dubbi e sono riusciti ad indovinare che Mimmo Sorrenti “fa la birra”. Del resto questo è da sempre stato il suo motto: “Mio nonno faceva la birra, mio padre faceva la birra e io voglio continuare a fare la birra”. Una speranza che oggi è ormai una realtà consolidata. Oggi il Birrificio Messina si prepara a compiere i suoi primi sei anni di attività. Anni intensi, ricchi di sorprese e grandi rivincite. Anni in cui il Birrificio è riuscito a fare anche importanti investimenti che puntano a rendere lo stabilimento sempre più eco sostenibile e soprattutto capace di accrescere la propria capacità produttiva. Gli ultimi due anni, resi difficili dalla pandemia, hanno visto ancora una volta la Cooperativa pronta a rimboccarsi le maniche per continuare a guardare al futuro. Un futuro che porta i nomi dei 14 giovani assunti dal Birrificio Messina. Sono i figli dei soci la nuova generazione di mastri birrai di Messina, nel segno di una tradizione che vuole essere patrimonio della città. E oggi con orgoglio il nuovo motto è: “Mio nonno faceva la birra, mio padre faceva la birra, io faccio la birra e i nostri figli continueranno a fare la birra”.