Il destino del Messina tira fuori dal cilindro il nome più atteso per sigillare la salvezza: Antonio Ragusa. Segna lui al 37' della ripresa il gol che vale la vittoria sulla Gelbison nel ritorno dei playout, ma soprattutto la permanenza in Serie C. Un gol atteso che ha fatto esplodere il "Franco Scoglio", con gli oltre cinquemila spettatori che hanno fatto festa assieme alla squadra al triplice fischio.
L'anno scorso Peppe Rizzo, quest'anno Nino Ragusa, messinesi con la fascia al braccio. L'uomo voluto dal presidente Pietro Sciotto, tornato al campo dopo "l'esilio auto-imposto". Un successo, quello contro i rossoblù, che porta anche la firma di Ferrini, autore dell'assist decisivo e autore di una partita super, ma anche di Fumagalli che nel recupero ha tiraro fuori due interventi clamorosi su De Sena e Tumminello. Finisce 1-0, come all'andata, ma si salva l'Acr per la migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare.
Un trionfo sofferto perché la Gelbison ha giocato una gara quasi perfetta, con voglia, determinazione e senza paura. Ma alla fine l'ha spuntata la squadra peloritana, che per la seconda volta di fila ottiene l'obiettivo con una rimonta assurda nel girone di ritorno, sempre con Ezio Raciti in panchina.
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