Messina-Latina 3-0
Marcatori: 41' pt e 12' st Catania, 44 'pt Iannone, 40' st Carletti, 47' st Fiorani Messina: Lewandowski 6.5, Berto 6, Trasciani 6, Angileri 6.5 (25'st Ferrini 6), Konate 6, Marino 6.5, Mallamo 6.5, Versienti 6 (24'st Fiorani 6.5), Iannone 7 (16'st Napoletano 5.5), Balde 6.5, Catania 7.5 (16' Grillo 6). All. Auteri 6.5 Latina: Cardinali 5.5, Celli 5 (20'st Fabrizi 5.5), Giorgini 5, Cortinovis 5.5., Di Mino 5 (44'st Ant. Esposito sv), Di Livio 6, Amadio 6, Sannipoli 5 (10'st Teraschi 5.5), Bordin 5 (1'st Tessiore 6), Carletti 6.5, Riccardi 5 (10'st Rosseti 5). All. Di Donato 5 Arbitro: Turrini di Firenze 6. Il Messina ritrova il sorriso calando il poker sul Latina e dando ossigeno a una classifica da oggi un pizzico meno deficitaria, seppur sempre delicata. A decidere il match del “Franco Scoglio” la doppietta di Catania e i gol di Iannone e Fiorani. Ospiti che partono forte e dopo 5 minuti colpiscono una traversa con Carletti. Con il passare dei minuti, però, i nerazzurri abbassano nettamente la tensione, il Messina prende coraggio e ci prova ma con tentativi velleitari. L'uno-due letale tra 41' e 44': Catania si riscatta di un precedente errore insaccando sull'assist teso di Balde, bissa Iannone sfruttando una topica della difesa avversaria per battere Cardinali. Il Latina reagisce a inizio ripresa ma è l'Acr a trovare il tris al 12' con Catania, che con una bella girata al volo insacca il cross di Iannone. La partita si appiattisce e vive di folate fino al 40', quando è Carletti a trovare la zampata che rende meno amara la sconfitta dei laziali. In pieno recupero, però, poker definitivo siciliano con Fiorani che sfrutta l'ennesima incertezza avversaria e insacca spiazzando Cardinali. I biancoscudati tornano al successo dopo tre sconfitte consecutive e abbandonano l'ultimo posto in classifica, dove piomba nuovamente l'Andria. Arrivata l'attesa reazione nel giorno in cui la tifoseria ha inscenato una contestazione prima, durante e dopo la partita. Una parte ha disertato la Curva assiepandosi nella sovrastante collinetta del San Filippo, la restante ha popolato i gradoni: cori e striscioni contro proprietà e squadra.