Un'altra colonna della pallamano messinese scompare. Dopo il recente lutto del prof. Luigi De Joannon, per decenni allenatore del Cus Messina e tecnico federale di primo piano, è morto a 86 anni il dott. Pietro Pitrone, figura storica che ha accompagnato la pallamano messinese sin dagli anni '80 fornendo un grande apporto organizzativo e affettivo. Originario di San Pier Niceto, dove era nato nel '36, dopo aver seguito con passione viscerale le squadre giovanili del Cus aveva assunto ruoli sempre più di primo piano all'interno della Figh, la Federazione italiana giuoco handball, ricoprendo per lungo tempo la carica di delegato provinciale, e divenendo così un sicuro punto di riferimento per l'intero movimento peloritano, che sotto la sua gestione ottenne notevoli risultati a livello nazionale soprattutto nelle rappresentative giovanili. Instancabile e sempre presente, seguì sempre da vicino e con grande affetto, anche dal punto di vista professionale come medico, la "stagione d'oro" del Cus Messina a cavallo tra la serie B e la A, e il suo apporto fuori dal campo fu fondamentale per i risultati ottenuti da quel team allenato dal prof. De Joannon. È a lui che si deve tra l'altro la gestione e la conservazione efficiente del palazzetto di Montepiselli, che per decenni è stato il tempio di tutte le partite più importanti del movimento dell'handball peloritano. Sapeva dialogare con tutti e metteva sempre al primo posto i "suoi" ragazzi. Per anni fu poi presidente della società Pallamano Messina, una società gemellata al Cus. Colonnello e medico radiologo dell'Esercito, fu anche per decenni autentica colonna dell'Ospedale militare di Messina, dove sin dal 1988 assunse il ruolo di capo del reparto di Radiologia. Tutti gli atleti che hanno giocato a pallamano in quegli anni non lo dimenticheranno mai.