Una giornata speciale per gli appassionati del Milan della provincia tirrenica e non solo. Una domenica nel segno di uno dei migliori portieri della storia rossonera, Nelson Dida, che ha fatto tappa nel Messinese raccogliendo l'entusiasmo dei tifosi. Accoglienza calorosa, quasi “brasiliana” così come la nazionalità dell'ex estremo difensore del Diavolo, sin dall'arrivo a Rocca di Caprileone dove Dida è stato ospite della Giovanile Rocca, Academy Milan che ha organizzato un evento al campo sportivo “Giacobbe”. Circa 300 i bambini che hanno abbracciato virtualmente il campione sudamericano, tra foto, autografi e momenti di gioia, accompagnati da tanto entusiasmo anche sugli spalti. «E' stato un momento molto bello, per i nostri tesserati ma per tutti coloro che amano il calcio», ha commentato il presidente della società, Domenico Belvedere. La giornata di Dida è proseguita poi a Santa Lucia del Mela, dove ad accoglierlo nel cortile interno della chiesa del Sacro Cuore, c'erano circa 300 tifosi provenienti da più parti di Sicilia e Calabria, in rappresentanza di vari club rossoneri, a cominciare dal locale intitolato a “Marco Van Basten”. Un dibattito moderato da Francesco Anania, con le domande del redattore di Gazzetta del Sud, Emanuele Rigano, ha coinvolto i presenti, dopo i saluti del sindaco del luciese, Matteo Sciotto. Partendo dai tanti successi conquistati dall Milan di Ancelotti, nel quale Dida ha fatto grandi cose lasciando un ricordo indelebile nella finale di Manchester del 2003 contro la Juve. Tanti i frammenti raccontanti, dopo un video celebrativo proposto che terminava proprio con le immagini dei tre tiri dal dischetto parati all'Old Trafford, prima della trasformazione decisiva di Sheva. «Cosa ho pensato in quei secondi d'attesa? Ho solo pregato», ha detto il brasiliano. Aggiungendo: «Quella squadra era composta da grandi campioni, il mister prima di andare in campo in finale ci ha detto solo di divertiterci». Aneddoti sui protagonisti («Gattuso è un folle, Kakà un fenomeno»), su Milanello («è un posto perfetto, dove non manca nulla»), sul presidente Berlusconi («è innamorato del calcio e del Milan») ma anche sull'attuale Milan scudettato del quale è stato preparatore dei portieri: «Devo dire che è stato grandissimo Stefano Pioli, ha saputo trasmettere i giusti stimoli alla squadra, coinvolgendo emotivamente i giocatori. Ibra? Ha sempre voglia di vincere, al di là dell'età. E' stato un altro elemento fondamentale. Tonali è cresciuto tantissimo dopo un anno d'ambientamento». E poi l'inevitabile battuta su Maignan: «La prima volta che l'ho sentito mi ha detto che era felice di potere lavorare con me ma che sarebbe venuto per vincere con il Milan. Ha tanta voglia, di imparare e crescere, ha qualità importanti e le ha dimostrate. E' uno di quei portieri che mantiene un equilibrio qualsiasi cosa accada, ha personalità». E via nuovamente a foto e autografi. Soddisfatto Felice Gitto, presidente del Milan Club di Santa Lucia e dell'Aimc Sicilia, organizzatore dell'evento: «Siamo fieri e orgogliosi di avere ospitato un campione con la C maiuscola, lo era in campo e lo è anche e soprattutto fuori».