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Messina, il “pagellone” della salvezza. Goncalves e Marginean top

Fofana devastante in mezzo, Rizzo porta orgoglio e dinamismo, con loro si ritrova pure Damian Adorante miglior marcatore, cambia tutto con un Piovaccari in più

Lewandowski 5,5

Il 25enne polacco, arrivato col “titolo” di miglior portiere del torneo precedente con la maglia del Teramo, si mostra spesso insicuro trasmettendo incertezza al reparto. Complice una struttura arretrata poco solida, soprattutto nella fase iniziale e centrale del percorso, risulta tra gli estremi difensori più battuti del girone. Però in certe giornate tra i pali è impressionante, decisivo, testimonianza che le qualità le ha, forse deve crescere ancora sul piano caratteriale ed emotivo.

Fusco 6

Solo tre partite per lui, quelle però della svolta interna con Paganese e Catania, poi dopo la disfatta di Francavilla con cinque gol subiti lascia nuovamente i pali al collega di cui sopra, finendo addirittura fuori lista con il ritorno di Caruso.

Caruso sv

Tornato dopo mezza stagione alla Paganese, passando da Seregno senza mai giocare, avrebbe dovuto garantire una concorrenza efficace a Lewandowski ma le sue condizioni fisiche, soprattutto post Covid, sono state considerate inidonee dallo staff tecnico per andare in campo.

Celic 6,5

Arrivo in corsa, inizio stentato e impiego senza preparazione come il connazionale Mikulic (5). Nuovo campionato, tanti principi da imparare. A metà anno pareva a un passo dal lasciare lo Stretto ma è rimasto contribuendo alla salvezza anche con alcune prestazioni davvero buone e un gol.

Angileri 6

Arrivato nel mercato invernale, appena sei presenze ma comunque sensazioni positive per un calciatore di scuola Samp considerato una vera promessa in Primavera.

Carillo 6,5

Secondo calciatore più impiegato della rosa, secondo solo a Fofana. Leader silenzioso, capitano scelto dal gruppo, a inizio stagione, per le sue innegabili qualità umane. In certi momenti avrebbe voluto fare molto di più per allontanare la “barca” Messina quanto più lontano dalle acque agitate. Ci ha provato ma è finito anche lui talvolta in balia. Però non ha mai mollato, dando sempre il massimo. Mancato il gol ciliegina, che ha nelle corde.

Morelli 6,5

Stagione largamente influenzata da Coronavirus e postumi, nel complesso 21 gettoni. Esperienza e flessibilità da sfruttare nella fase più delicata del torneo, impiegato anche da terzino sinistro. Segna alla prima a Pagani ma ancora più importante la rete che vale tre punti d'oro alla 34esima giornata contro il Latina, contribuendo anche con tre assist (uno a Francavilla e due nel blitz illusorio di Potenza).

Camilleri 6

Rendimento in crescendo, qualificato da una condizione fisica migliorata con il trascorrere delle settimane. Quando c'è stato bisogno di lui ha risposto presente.

Goncalves 7

Più abile a spingere che a difendere, letteralmente esploso sotto la gestione Raciti-Cinelli. Benissimo da esterno alto nell'attacco a tre o sulla linea dei trequartisti, a spalle coperte. Si regala la gioia di agguantare il Palermo e piegare il Bari nel giro di pochi giorni. Risorsa per il club, che è titolare del cartellino sino a giugno 2023.

Trasciani 6,5

Metà stagione in prestito dal Teramo, spesso impiegato da terzino destro seppur nasca centrale. Lucido, attento, diligente ed equilibrato. Si concede pure il primo gol da professionista al “San Nicola”. Sei mesi che ne rilanciano le ambizioni personali.

Fantoni 5,5

Le sue qualità si intravedono ma probabilmente ha pagato l'impiego più frequente nella fase maggiormente difficile del Messina. Rendimento al di sotto delle aspettative.

Rondinella 6

Sempre titolare tra la 15esima e la 24esima giornata, il cambio modulo con l'addio al 352 lo ha escluso dalle principali rotazioni chiudendo poi con 21 minuti complessivi tra il Monopoli in casa e l'Avellino fuori. È un classe 2001, può ancora dire qualcosa in futuro.

Damian 6,5

La sua qualità indiscussa lo pone perennemente al centro dell'equivoco che debba essere lui a trascinare la squadra, trovando le giocate in grado di “aprire” le gabbie avversarie. Giunto in giallorosso credendo di potersi giocare chance in B, maledice talvolta la sorte e certe scelte ma alla fine sale in cattedra e si riscatta, trovando la propria dimensione col 4231 ma soprattutto con il 433 che gli mette accanto Fofana e Rizzo, trio completo. Quarto per impiego.

Fazzi 6,5

Jolly in grado di agire in tanti ruoli e con tutti i moduli. Finisce a “coprire” la casella dell'esterno sinistro difensivo rimasta orfana a gennaio di Sarzi Puttini (5).

Rizzo 8

La sua esultanza sotto la curva dopo il gol contro il Taranto è la fotografia della stagione peloritana. Sofferta, liberatoria, orgogliosa. Da quando ha firmato, è divenuto punto di riferimento irrinunciabile dello spogliatoio. Dentro e fuori dal campo. Dovrebbe essere il perno da cui far ripartire il progetto futuro.

Fofana 9

Quantità e qualità, nella fase buia corre per gli altri e finisce talvolta a fare cilecca nel momento che conta. Con la svolta post Palermo si scatena e diventa devastante. Un altro anno di contratto, un'altra possibile plusvalenza da sfruttare per costruire una squadra ancora più competitiva. O viceversa, restando, centrale per pensare più in grande.

Burgio sv

Gioiellino frenato da un infortunio che lo mette fuori gioco all'inizio della sua esperienza in giallorosso. Un vero peccato.

Statella 6,5

La sua esperienza risulta molto importante nella lettura di alcune gare. Segna contro il Monopoli, funge da ala d'equilibrio.

Marginean 7

Quando sente la fiducia esplode. Può giocare mezzala, in mediana, da trequartista. Abile negli inserimenti e nella giocata. Con potenzialità inesplorate. Sul finire paga qualche problemino fisico ma sulla salvezza di certo c'è anche la sua firma.

Matese sv

Vedi Burgio, con la differenza che la iella lo colpisce a inizio torneo, nel derby col Palermo a Vibo.

Simonetti 5,5

Tira la carretta in tutto il girone d'andata, quando la squadra riparte finisce praticamente ai margini e il suo impiego si riduce sensibilmente. Non demerita, lotta sempre, si adatta anche lui finendo ripetutamente fuori ruolo e mettendoci la faccia in partite scomode come quella di Francavilla. Meriterebbe un 7 per impegno, dedizione e professionalità ma la sua stagione non può ritenersi, nel complesso, positiva.

Konate 5,5

Coinvolto quando c'è da “far legna”, il guineano c'è ma probabilmente paga la scarsa continuità. Tanta corsa ma poca incisività.

Adorante 7,5

Miglior marcatore stagionale con nove reti messe a segno. Ama giocare in area e si esprime meglio con una punta accanto, non a caso il meglio lo da con Vukusic (6) al suo fianco. Sul secondo gradino del podio, con Carillo, tra i più impiegati. Finale in calo ma bilancio ottimo.

Russo 8

Galleggia in una prima parte di stagione in cui fatica a trovare condizione e poi un ruolo preciso in campo. Poi Raciti gli trova la collocazione e da Palermo in avanti vola, tagliando a fette partite e difese.

Balde 5,5

Tre gol in cascina ma anche parecchie prestazioni deludenti. Ci si aspettava di più da lui, acquistato come Milinkovic (4) per fare la differenza sulla trequarti. Probabilmente smarrito in una stagione caratterizzata da tante incertezze. Non spacca, pur avendone i mezzi. Appena sei presenze nel 2022.

Piovaccari 7,5

Due gol ma quanto cambia avere uno come lui o non averlo. Peso specifico nello spogliatoio, personalità in campo, centimetri e qualità. A 37 primavera ha ancora obiettivi, arrivare a 150 gol segnati tra i Pro. Acquisto assolutamente azzeccato.

Distefano 5,5

Punta esterna costretta ad adattarsi altrove per trovare spazio. Nel 2022, nonostante il contratto pluriennale, finisce ai margini.

Busatto 6,5

Tanto lavoro per la squadra nelle 21 apparizioni che colleziona. Ama combattere e giocare di sponda, perdendo qualcosa in area di rigore.

Catania 6

Per essere la prima stagione tra i professionisti può tenere il sorriso sul volto. Sperava forse in qualche chance in più, quando s'infiamma è capace di grandi giocate come quella con cui “spegne” la gara di ritorno con la Vibonese. Il prossimo anno andrà ancora meglio.

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