Messina

Martedì 26 Novembre 2024

Il Messina rimane in serie C: Taranto battuto 1-0. E scatta la festa FOTO

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Messina-Taranto 1-0 Marcatore: 25’ st Rizzo. Messina (4-3-3): Lewandowski 6; Morelli 6, Celic 6.5, Camilleri 6.5, Fazzi 6; Fofana 6 (13’ st Busatto 6), Rizzo 7.5, Damian 6.5; Russo 7 (38’ st Simonetti sv), Piovaccari 6 (38’ st Konate sv), Statella 6 (24’ st Catania 6). All.: Raciti. Taranto (4-4-2): Chiorra 5; Riccardi 5.5, Zullo 6, Granata 5.5, Ferrara 6 (40’ pt Mastromonaco 5.5, 37’ st Santarpia sv); Versienti 6 (37’ st Falcone sv), Labriola 6 (37’ st Manneh sv), Di Gennaro 6, De Maria 6; Saraniti 5.5, Giovinco 5.5 (21’ st Cannavaro 6). All.: Laterza. Arbitro: Di Graci di Como 6. Note: ammoniti Camilleri e Rizzo per il Messina; Versienti per il Taranto. Angoli 2-4. Recupero 2’ pt e 4’ st. Spettatori oltre 3500 (2530 paganti), incasso non comunicato. Il Messina festeggia la matematica permanenza in Serie C, con due turni d'anticipo, battendo il Taranto 1-0 con una punizione del "purosangue" Peppe Rizzo, sotto la Curva Sud traboccante di entusiasmo (con la colpevole complicità di Chiorra). Come se il destino avesse deciso un epilogo del genere. Traguardo che i peloritani avrebbero raggiunto anche pareggiando e persino perdendo, considerate le contemporanee sconfitte di Andria (4-0 a Picerno) e Vibonese (4-0 a Campobasso), che avevano già messo nelle condizioni il Messina, ma anche i pugliesi, di non essere più raggiunti da chi sta alle spalle dopo lo stravolgimento della classifica per il fallimento del Catania Al "Franco Scoglio" partita poco spettacolare, con le squadre che si sono affrontate a viso aperto ma hanno badato principalmente a non prenderle. Il Messina ci ha creduto di più e l'ha sbloccata. Prima del gol decisivo pochi brividi, un palo esterno di Zullo nel primo tempo e stesso epilogo per una conclusione di Russo nella ripresa. Alla fine è festa per tutti, in uno stadio tornato pieno con più di quattromila spettatori come non si vedeva da tempo. La domenica perfetta per l'Acr. Foto di Rocco Papandrea

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