Aveva uno stile perfetto, aveva coraggio. Sapeva anche essere un portiere spettacolare. Chi ha i capelli bianchi non può non ricordare Poerio Mascella difendere la porta del Messina: lasciò il segno in giallorosso anche dopo una sola stagione vissuta in riva allo Stretto. Un numero 1 di provincia che giocò oltre 230 partite tra i cadetti facendosi valere anche in Serie A. Mascella se n'è andato ieri all'età di 71 anni. Era malato da tempo e ieri il suo cuore ha smesso di battere. Cresciuto nel Seregno, Mascella approdò a Messina nell'estate del 1975, in Serie C, giocando una gran campionato - i giallorossi conclusero al quinto posto dietro fior di squadre quali Lecce, Benevento e Bari - agli ordini di Bruno Bolchi. Era il Messina di Polizzo, Onor, De Carolis, Caremi, Gagliardi, soprattutto del genio di Ezio Musa ma anche del giovane Pietro Lo Monaco, che concluse il campionato con la seconda miglior difesa. E buona parte del merito fu proprio del portiere romagnolo, che proveniva dal Livorno, abile a subire solo 20 reti in 37 presenze. Fece carriera altrove, sfiorando la Serie A con la Ternana e trovandola a Pistoia (80/81, in squadra c'era anche un Peppe Catalano agli inizi). Ha vestito anche le maglie di Varese, Monza e Bari prima di fare il dirigente a Terni e, di recente, al Verona nello scouting.