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L'Fc riscopre Bevis e si culla Arena. Giampà: "Sant'Agata irriconoscibile"- LE FOTO

Ciò che lascia il derby finito 5-1 al "Franco Scoglio"

Disteso e abbastanza sereno il tecnico del Football Club Messina, Massimo Costantino dopo la “manita” rifilata al Sant'Agata, giocando un ottimo calcio e dominando la gara dal primo minuto all'ultimo. «È sembrato tutto facile, visto il risultato finale, ma non era semplice. Il giusto approccio al match ci ha permesso di metterlo subito in discesa. I ragazzi sono stati bravi a fare quello che dovevano. Sapevamo che il Sant’Agata veniva da sette risultati utili consecutivi, di cui tre vittorie che potevano essere di più, quindi dovevamo stare molto attenti a una squadra di tutto rispetto, che sarebbe venuta a giocarsi la gara. La consapevolezza di dover vincere è stata la cosa principale di questa gara». Sembrava dovesse essere 3-4-1-2, invece i giallorossi hanno cominciato con il 4-2-3-1: può essere un modulo che rivedremo in futuro? «I primi 20-25 minuti abbiamo fatto un 4-2-3-1, poi con Arena che, in sostanza, faceva la mezzala è diventato un 4-3-1-2, ma abbiamo cercato di adattare questo sistema di gioco ai nostri giocatori con Bevis un po’ più largo vicino alla punta centrale. Sono contento per Bevis, perché l’ho voluto io a Messina l’anno scorso, adesso sta entrando in condizione, ma abbiamo tanti giocatori forti. Sono soddisfatto anche perché hanno segnato tutti gli attaccanti». Per quanto riguarda gli under ci potranno essere novità sul mercato a breve, soprattutto per un 2002, visto che anche contro il Sant'Agata ha dovuto ricorrere a un doppio cambio...«La società si sta muovendo e sta facendo il possibile. Sappiamo che è un nostro punto debole, ma non è semplice oggi reperire ragazzi validi. Perché a questo punto della stagione chi ha giocatori bravi se li tiene stretti. Se arriverà qualcuno dovrà essere di buon livello, altrimenti andremo avanti così». Mercoledì, intanto, incombe la trasferta di Cittanova: «È una squadra forte – conclude l'allenatore del Football Club – hanno giocatori di valore, e da quando è tornato Infantino in panchina hanno ripreso a giocare bene. Noi dobbiamo lottare sempre, abbiamo fatto errori, recuperato gare a Troina e Ragusa contro squadre in teoria più deboli, però non dobbiamo mai mollare e superare tutte le difficoltà».

Sull'altro fronte, il “Franco Scoglio” non porta affatto bene al Sant'Agata. Dopo il ko subito con l'Acr, i biancazzurri avevano infilato una serie utile di sette risultati, prima della battuta d'arresto giunta ieri, ancora in riva allo Stretto. Il tecnico del Sant'Agata, Mimmo Giampà, non accampa scuse e se la prende innanzitutto con se stesso: «Sono io il primo colpevole di questa sconfitta. Evidentemente non sono stato in grado di prepararla a dovere. Non sono riuscito a trasmettere il mio pensiero sul match - taglia corto Giampà -, non ha funzionato nulla. Certo, se tu fai giocare con assoluta facilità gente del calibro di Lodi e Agnelli non puoi pensare di ottenere risultato positivo. Abbiamo giocato contro una squadra dalle qualità eccelse, ma noi l'abbiamo interpretata male. Abbiamo concesso addirittura un gol su un'azione iniziata da un rilancio con le mani da parte del loro portiere. Cose che non si dovrebbero vedere neanche in terza categoria». Verrebbe da dire, menomale che già mercoledì si gioca, anche se ci sarà in programma lo scontro salvezza col Paternò. «Assolutamente sì. – continua il mister – Fortunatamente già fra pochi giorni si torna in campo per cancellare immediatamente questa partita. Resto sempre convinto che, alla fine, ci salveremo, lottando su ogni pallone per ogni minuto di questa stagione».

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