Il fischietto peloritano Alberto Santoro, è stato designato per dirigere la gara valevole per la ventunesima giornata di Serie A tra Udinese ed Hellas Verona, quasi 14 anni dopo l'ultima volta, quando Roland Herbert, diresse Ascoli-Cagliari.
Dai campetti di provincia alla scala del calcio la strada è stata lunga e tortuosa per il trentunenne messinese. Santoro, laureato alla Luiss in Scienze politiche, si è piazzato infatti al primo posto fra i “fischietti” della regione Sicilia. La sua carriera inizia nel 2005, anno in cui ha seguito il corso per arbitro. Nel 2011 è arrivato a livello nazionale alla CAI, l’anno successivo ha “fischiato” subito in serie D, in cui è rimasto 3 anni. Al terzo anno ha arbitrato diverse partite importanti, dirigendo gare con squadre blasonate, tra cui il Parma che all’epoca era in D. Nel 2020 ha completato il suo 4 anno in C. L’ultima gara diretta è stata la semifinale playoff di serie C tra Bari e Carrarese.
Santoro è l’ultimo fischietto di una lunga tradizione di arbitri messinesi che sono arrivati ai vertici del campionato italiano.
Gli ultimi in ordine di tempo sono stati Roland Herberg e Riccardo Pirrone, ma prima di loro Messina si è fregiata degli “internazionali” Angelo Amendolia, morto nel 2012, che nel 1993 aveva ottenuto quale riconoscimento alla carriera il premio “G. Mauro” che viene tributato ai migliori direttori di gara, e ovviamente Tullio Lanese, che oltre ad essere ex presidente dell’Aia, associazione italiana arbitri, ha “fischiato” ai mondiali di Italia ’90, alle olimpiadi di Seoul del 1988, e addirittura alla finale di coppa dei campioni del 1991.
Nonostante questo, quella messinese è l’unica tra le 201 sezioni in tutta Italia a non avere un centro d’allenamento. “In tutte le altre città, il Comune da la possibilità di accedere agli impianti calcistici comunali per gli allenamenti, e gli arbitri si allenano nei campi di calcio delle proprie città. A Messina ci alleniamo sui binari del tram, sulla litoranea, alla villa Sabin o nel parcheggio del baby park quando dobbiamo fare allenamento in velocità. Ovviamente abbiamo tutti degli acciacchi, dalla pubalgia ai malori alle ginocchia e ai mal di schiena”, aveva spiegato ad inizio stagione un giovane arbitro messinese, all’inizio della preparazione per i campionati che inizieranno a breve
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