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Messina, l’Orchestra “giovane” della Scala affascinata dai tesori del Museo

La visita dell’ensemble esibitosi davanti al presidente Mattarella al Vittorio Emanuele

Hanno donato attimi di pura commozione, suonando davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro "Vittorio Emanuele" nella storica serata che ha visto a Messina la celebrazione  dei 50 anni della Fondazione Bonino Pulejo e dei 70 della Gazzetta del Sud. E la città, che ha accolto con affetto  l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala al suo esordio in riva allo Stretto, quelle suggestioni ha voluto restituirle. Non solo con i lunghissimi applausi, tributati dal pubblico del Vittorio e in particolare dal presidente Mattarella, che è salito sul palco per congratularsi con l’ensemble e con il direttore David Coleman, ma anche offrendosi in una delle più preziose rassegne della tradizione artistica cittadina, in quello scrigno che racchiude l’anima stessa della città: il Museo regionale.

Prima di ripartire per Milano, la formazione di musiciste e musicisti provenienti da ogni parte d’Italia (anche da Sicilia e Calabria) ha ricevuto i complimenti per l'entusiasmante performance dal presidente della Fondazione Bonino Puejo e della Società Editrice Sud Lino Morgante, che ha incontrato il direttore Coleman e l'orchestra. Il gruppo dell'Accademia ha avuto quindi modo di visitare il MuMe, con le guide esperte dell’Associazione Guide di Messina. «Abbiamo voluto restituire loro le emozioni che ci hanno donato durante il concerto al Teatro Vittorio Emanuele», ha sottolineato Orazio Micali, direttore dell’ente museale che, con il patrocinio dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, ha curato l’allestimento della mostra sulla comunicazione nell’arte nel foyer del teatro, promossa da SES e visitata dal presidente Mattarella mercoledì scorso, prima di fare ingresso in platea per la cerimonia nella quale ha ricevuto il Premio Internazionale Bonino Pulejo, assistendo poi al concerto. E proprio le sue illustri parole, un monito sulla necessità di un’adeguata formazione dei giovani per il rilancio del Sud, hanno espresso apprezzamento per l’attività della Fondazione e della Gazzetta nel sostegno alle giovani generazioni. Missione concretizzatasi per l’appunto nella scelta di invitare proprio l’Orchestra dei talenti in formazione della Scala a diffondere il messaggio di pace e speranza attraverso la musica, che ha caratterizzato la celebrazione dei due anniversari.

Tra le sale del MuMe i giovani artisti, assieme al maestro Coleman, alla direttrice generale Luisa Vinci, al responsabile del Dipartimento Musica dell’Accademia Daniele Borniquez e alla responsabile della comunicazione Paola Bisi, hanno potuto apprezzare i tesori che raccontano di una città operosa e desiderosa di affermarsi anche attraverso l’estro artistico, passando dai frammenti preistorici della sezione archeologica ai dipinti lignei, dai reperti lapidei ai  capolavori di Antonello, Caravaggio, Montorsoli, fino alla dolente narrazione del sisma del 1908.

Un viaggio nella bellezza dell’arte - che, come quella della musica, attraversa intatta secoli e macerie - con cui Messina ha salutato il talentuoso ensemble, auspicando possa essere solo un “arrivederci”.

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