Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Liliana Di Napoli, la messinese influencer del... greco antico

 
 

«Influencer? Chiamatemi piuttosto divulgatrice perché mi sento molto lontana da quelli che sono gli influencer per antonomasia. I social, purtroppo, sono ormai veri e propri legittimatori di esistenza e se “non ci sei” su uno qualsiasi di essi, rischi di non esserci per il resto del mondo. E temo per le conseguenze che tutto questo avrà sui giovanissimi». Liliana Di Napoli, messinese, classe 1992, dottoranda in Filologia classica e cultrice di Letteratura greca all’Università di Messina non si è mai fermata nella sua missione educativa. E dal 2020, su Instagram , delizia appassionati e non, con le sue video-lezioni di greco. E la sua , stranamente, è una passione che è nata tardi o meglio non subito con la scelta del liceo come sarebbe stato più naturale. «La passione – racconta Liliana – si è semplicemente “rivelata” in prima media leggendo l'Iliade e l'Odissea. E ancora non del tutto consapevole della lingua originale dei poemi, nella mia testa dicevo che da grande avrei voluto fare come Rosa Calzecchi Onesti, celebre studiosa, le cui traduzioni erano le mie preferite. Poi, per un errore, che sempre faticherò a perdonarmi, ebbi un allontanamento dalla mia vera natura nei cinque anni di liceo scientifico». Troppo tardi? no. La giovane ha scelto dopo la maturità di tornare con gioia al primissimo amore: « Il vuoto che ho sentito – continua – durante l’adolescenza è stato riempito solo grazie alla mia scelta universitaria e l’iscrizione a Lettere classiche che correggeva finalmente lo sbaglio dei 13 anni. La fatica è stata assai grande, ma l’amore lo è stato di più: così, dopo la laurea triennale, ho conseguito quella magistrale in Filologia classica e, tra qualche giorno, difenderò la mia tesi di Dottorato in Letteratura Greca». E nel 2020 quando la didattica è stata un po' rivista in base al periodo che abbiamo vissuto Liliana ha dato vita alla sua pagina “Mellichomeidos”: «Il progetto è nato durante il secondo lockdown; era un periodo difficile per tutti, ogni certezza delle nostre vite era quanto mai labile, così ho pensato all’unico bene saldo cui potevamo aggrapparci: la Bellezza. Volevo mostrare al mondo una delle forme di Bellezza più delicate a me note: la lingua greca, appunto, e il remoto mondo che in essa si esprimeva. Sono, tuttavia, anche figlia del mio tempo e, con la lungimiranza che mi ha insegnato proprio il greco, avevo capito che lo strumento adatto per arrivare a più persone possibili fossero proprio i social.  Accanto alle lezioni di grammatica, davo spazio alla mitologia, alle radici delle parole, alla letteratura, per la quale godevo della collaborazione di due mie colleghe e amiche; purtroppo, a febbraio, improvvisamente l’account Instagram è stato chiuso senza un motivo e tutti i video sono andati perduti, ma io non ho indietreggiato di un millimetro e ho ricominciato. Anzi, ho cercato di rendere più “moderne” le mie video lezioni e ho fatto arrivare Mellichomeidos anche su TikTok: non sono molto brava con la tecnologia, ma posso imparare. Il nome significa “dal sorriso di miele”, ed un aggettivo che Alceo utilizzò per descrivere Saffo e mi ha sempre colpita per la sua poeticità e finezza». L’accoglienza che la pagina ha ricevuto è stata da subito sorprendente, tanto da interessare la televisione e varie testate giornalistiche. E anche per questo non bisognava mollare: « Gli attestati di stima mi hanno commossa, – puntualizza con fierezza – perché danno un po’ di speranza a un settore disciplinare che sembra sempre più vicino a un incurabile oblio, ma che ha invece costruito la nostra identità, mediterranea ed europea». La giovane che in tre aggettivi si definisce sensibile, lungimirante, appassionata sul suo futuro non ha dubbi e la strada, in fondo, è già tracciata: «Che sogni custodisco? Se questa domanda l’avesse ricevuta Liliana adolescente, probabilmente, molto poco credendoci, avrebbe risposto che avrebbe voluto vivere di greco nella vita: oggi posso dire che quel sogno si è avverato e che, anzi, ha superato ogni aspettativa. La trasmissione dei classici per me è fondamentale, perché tutta la bellezza che la cultura italiana ha raggiunto, non solo nella letteratura, ma anche e soprattutto nelle arti e nel cinema, non sarebbe stata possibile senza l’insostituibile sostrato della classicità. Conoscerla è fondamentale non solo per apprenderne direttamente l’essenza, ma anche per nutrire i nostri ingegni e renderli capaci di cose alte. Qualsiasi sia la disciplina in cui ci applicheremo. Gli obiettivi per il futuro comunque sono vari: mi piacerebbe proseguire la ricerca, – conclude – per continuare a scoprire “il nuovo nel vecchio”, ma probabilmente mi dedicherò anche all’insegnamento scolastico. E in questo caso, sì che vorrei essere una vera influencer agli occhi dei ragazzi. E senza dubbio mi piacerebbe anche scrivere, specie sceneggiature: il cinema che incontra il mondo classico è la più grande delle meraviglie».

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