E’ stata intitolata a San Giacomo Apostolo la scuola dell’infanzia di Camaro superiore dell’Istituto comprensivo La Pira Gentiluomo. Un segno importante del legame che la popolazione della vallata ha con il territorio, sugellato dalla devozione al santo che lega la città di Messina a Santiago di Compostela in Spagna, dove riposano le sue spoglie mortali. Ieri mattina la scopertura della targa nel corso di una suggestiva cerimonia aperta, sulle note dell’Inno nazionale, dalla banda “Gaetano Celeste” diretta da Gianluca Sturniolo. Ad accogliere i rappresentanti istituzionali fra canti e poesie, le bambine e i bambini della scuola (un centinaio circa) con le docenti coordinate dalla responsabile del plesso Giusy Crea e la dirigente Luisa Lo Manto, che con grande orgoglio e un pizzico di commozione ha sottolineato il valore identitario di questo riconoscimento, giunto a compimento dopo un lungo iter burocratico. Nel 2012 il consigliere della terza Circoscrizione Domenico D’Arrigo presentò l’istanza d’intitolazione, seguita l’anno successivo dal collega Nunzio Signorino, eletto nel 2018 presidente della sezione Toponomastica; negli anni della pandemia la questione fu risollevata dall’allora presidente Lino Cucè e, solo di recente, si è avuta la delibera. “In un tempo di secolarizzazione come quello che stiamo vivendo, l’intitolazione della scuola a un santo, scelta apparentemente controcorrente, rappresenta un segno di speranza significativo per le giovani generazioni, che hanno bisogno di riconnettersi alle origini”, ha detto il parroco della comunità S. Maria Incoronata. Con lui sono intervenuti i membri del consiglio della terza Municipalità “Mata e Grifone” con il presidente Alessandro Cacciotto, la confraternita di San Giacomo Apostolo guidata da Giuseppe Varrica, che ha donato la targa collocata nel cortile del plesso e la prof. Vincenza Collorà in rappresentanza del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Stello Vadalà; presenti anche il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Camaro Angelo Calarese e il prof. Carmelo Monastra della Comunità di Sant’Egidio. Da Lillo Cifalà 74 anni l’alunno più anziano, al piccolo Leonardo Ricciardo, 3 anni, sono tante le generazioni che sono passate in quella scuola; quello fra gli abitanti di Camaro e San Giacomo Apostolo è un legame devozionale forte che, come ha spiegato Signorino, parte proprio da più piccoli. Durante la processione del fercolo dalla vallata alla Cattedrale, infatti, in occasione della solennità che si celebra il 25 luglio, le famiglie sono solite affidare i figli alla protezione di San Giacomo. Scuola, famiglia, quartiere e parrocchia dunque, coinvolte in un unico grande percorso formativo nel segno del legame con il territorio, come ha ribadito anche il presidente Cacciotto. Nel corso della cerimonia sono stati inaugurati l’area giochi esterna e l’aula multisensoriale che supporterà il percorso di apprendimento dei piccoli di attraverso dei percorsi interattivi particolarmente stimolanti. Prossimamente, ha annunciato la dirigente Lo Manto, il plesso sarà interessato da importanti lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico.