Parità di genere, dal porto di Messina il progetto per le scuole contro gli stereotipi: s'inizia con il S. Ignazio
Promuovere la cultura di genere tra le giovani generazioni e il tema delle pari opportunità nell’approccio alle discipline scientifiche e al mondo del lavoro, in particolare quello del comparto marittimo. Un’iniziativa di profondo valore sociale quella promossa dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto presieduta da Mario Mega, e ideata dal Comitato Unico di Garanzia, presieduto da Cristiana Laurà, responsabile della comunicazione istituzionale dell’ente, e di cui è vicepresidente Emanuela Scalia. L’iniziativa, con la partecipazione della Consigliera di parità della Città Metropolitana di Messina Mariella Crisafulli, è stata organizzata con la collaborazione di MSC, che ha accolto a bordo dell’ammiraglia World Europa, martedì scorso in porto, il primo gruppo di giovani partecipanti: studentesse e studenti della scuola secondaria di I Grado del Collegio S. Ignazio, accompagnati dalle docenti Emine Nilgun Onart, Nicoletta Ristagno, Martina Ingegneri e Simona Siliotti, con il collega Mauro Grasso. Messina, primo porto passeggeri d'Europa Illustrando le caratteristiche del bacino portuale di Messina, primo scalo passeggeri d’Europa, Laurà, Crisafulli e Scalia hanno testimoniato i propri percorsi professionali, condotti nell’affermazione dell’equilibrio di genere, richiamando il giovane gruppo - e non solo le ragazze - ad un approccio globalmente rispettoso, tanto verso le altre persone quanto verso la propria identità e le proprie aspirazioni, senza ingabbiarle in pregiudizi o stereotipi. Ciò, ad esempio, vale anche nelle scelte legate alla formazione scolastica e accademica, spesso condizionate da modelli che indirizzano la componente femminile verso l'area umanistica piuttosto che scientifica: una "crociata", quella per l'affermazione paritaria anche nel settore delle discipline Stem, che si conduce anche da parte delle istituzioni culturali e politiche europee e nazionali (la Commissione europea, il Ministero dell'Istruzione con l'istituto Indire, ad esempio) con giornate di riflessione (sulle Donne nelle Scienze) e progetti specifici volti a scardinare i pregiudizi. Le tematiche sono state riprese durante la visita a bordo dell’imponente ammiraglia della flotta MSC, la World Europa appena inaugurata anche con un importante coinvolgimento dello scalo portuale peloritano con tutto il suo indotto e dell'intero ecosistema commerciale e turistico cittadino. E, durante l'allegro tour del gruppo scolastico, all’ammirazione per lo spettacolare design degli ambienti e per la cornice impareggiabile della falce e della città vista dal mare, si è unita la riflessione sulla rappresentatività femminile nello staff di bordo in tutti i ruoli, verso il sempre più concreto superamento di antiquati steccati di genere. "Women in Transport": valorizzare il lavoro femminile L’iniziativa, come spiega l’AdSP, s’inquadra tra le azioni intraprese nell’ambito di “Women in Transport”, vasto progetto dell’Unione Europea che si propone di valorizzare ed incentivare il lavoro svolto dalle donne in ambito portuale e marittimo con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi e rappresentare un’opportunità per le donne e le generazioni future. Il coinvolgimento della scuola da parte del CUG dell’AdSP dello Stretto nasce proprio dalla volontà di contribuire a colmare il divario di genere nel settore marittimo-portuale con la consapevolezza che crescere le future generazioni nel rispetto della parità e della diversità sia l’obiettivo da perseguire. Mega: seguire le aspirazioni e non i modelli «Siamo convinti che la scuola rappresenti un luogo privilegiato di riflessione sulle differenze e sugli stereotipi di genere - ha dichiarato Mega - È proprio nel periodo scolastico che bambine/i e adolescenti, cominciano a strutturare in maniera più definita identità, personalità e a sviluppare caratteristiche e capacità individuali: un approfondimento su questo tema si pone quindi come un’opportunità per progettare un percorso di vita, scolastico e professionale, sulla base delle proprie inclinazioni ed aspirazioni, che non necessariamente debbono corrispondere a quello che, a volte, rigidi modelli tradizionali impongono». Abbattere gli stereotipi che "escludono" le donne Particolarmente coinvolta la Consigliera di parità Mariella Crisafulli che ha voluto condividere la propria esperienza con studentesse e studenti, richiamando anche i temi legati all'uso del linguaggio di genere e della corretta definizione al femminile delle professioni. «Un impegno con l’Autorità Portuale dello Stretto - ha affermato - che continua per la promozione delle pari opportunità, anche con progetti specifici, come ad esempio sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della parità e del rispetto delle differenze. Ancora oggi, nella nostra società sono presenti stereotipi che hanno condizionato e continuano a condizionare la partecipazione femminile in molti ambiti, come ad esempio le possibilità professionali e occupazionali in ambito portuale e marittimo, spesso considerato prettamente maschile. Iniziative come questa possono contribuire a far conoscere questo mondo e superare luoghi comuni». La scuola che promuove la parità di genere «In un’ epoca sempre più interdipendente ma in cui si sono tuttavia dilatati gli orizzonti della promozione umana, l’educazione si pone con una urgenza mai avuta prima - ha ribadito la dirigente scolastica del Collegio S. Ignazio Maria Muscherà - La pedagogia ignaziana s’impegna ad educare nella dimensione reale e non solo ideale, consapevole del suo poter stare in modo non subalterno nella realtà dei processi di globalizzazione, interiormente disposta e culturalmente formata a passare dalla fase conflittuale della multiculturalità a quella dialogica e cooperativa della interculturalità, dell’inclusione, della parità di genere, profondamente motivata a impegnarsi lungo il cammino dello sviluppo umano e solidale. Spiritualità e tradizione, ma anche moderna innovazione erano e sono presenti in quei principi ignaziani che parlano di educazione al rispetto della persona, di necessità di sradicare i pregiudizi culturali verso le donne e di coltivare i valori dell’uguaglianza e del rispetto. Il Collegio sente oggi fortemente l’importanza non solo dell’educare ma soprattutto del farlo con sofisticatezze metodologiche e sperimentalismi didattici. Si avverte in maniera forte il bisogno di metterci al passo con i tempi avviando un percorso di certificazione per la parità di genere, creando collaborazioni e proporre esperienze didattiche che creino opportunità di riflessione per le scelte future dei nostri giovani».