Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Messina, Marzia e la forza delle idee: andata via e poi tornata per i suoi sogni

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

«Da bambina sognavo di partecipare a un musical per mettere a frutto i miei studi, unendo la musica, la danza e la recitazione che amavo alla pari. Ma quando arrivai al liceo, i miei sogni cambiarono presto. Mi vedevo più tipo da tacchi, tailleur e grattacieli, pronta a girare il mondo per lavoro. Fu allora che decisi di andare via da Messina perché pensavo che Milano potesse essere il luogo più adatto per seguire le mie ambizioni». Ha fatto il suo viaggio al contrario rimescolando i piani per mettere letteralmente le mani in pasta e dare seguito e vigore al verbo fare. Marzia Villari, classe 1994, è l'esempio di una giovane brillante che ha fatto i bagagli per andare fuori. Riempiendoli di conoscenza e punti di vista diversi. E li ha rifatti, infine, con un background assai ricco, per mettere testa e cuore nell'azienda agricola e fattoria urbana “Villarè” messa in piedi con il papà Angelo. Che è anche asilo e “riparo incontaminato” tra la bellezza della natura, laboratori e tanti eventi culturali che fanno bene alla città. Una scelta per tanti controcorrente. E Marzia è stata tra i protagonisti del TedX di Roma Prati, alla Lumsa, dove l'imprenditrice peloritana ha parlato di ritorno alla terra, all'interno di un evento in cui il tema era “Get on the future: il futuro non solo come incognita, ma come occasione per cambiare il mondo”.

Gli studi e la storia imprenditoriale

Ma procediamo per gradi. «Dopo la maturità – racconta – ho studiato “Economia e gestione aziendale” all’Università Cattolica di Milano e poi a Roma alla Lumsa “Comunicazione d’impresa e Digital marketing”. Milano e Roma, ricche di stimoli, di opportunità e così internazionali, mi hanno dato la possibilità di crescere, di confrontarmi con figure professionali di alto spessore». E in questa fase, comincia a materializzarsi pian piano quello che l' imprenditrice definisce un percorso personale di comprensione di ciò che semplicemente la faceva stare bene. Anche se la vera sfida è stata abbandonare luoghi vivi e ricchi di fermenti culturali per tornare dove “non c'è nenti”. E in fondo, anche inconsapevolmente, la giovane sta contribuendo a rendere meno calzante questo “niente” appiccicato alla nostra sonnolente città. «La storia imprenditoriale – ricorda – nasce dall'esigenza, soprattutto personale, di riconnettersi alla Natura. Grazie all'opportunità di viaggiare, ho scoperto che ciò che mi incuriosiva dei luoghi che visitavo era il cibo e soprattutto il modo in cui la materia-prima influenzasse la qualità del prodotto finito e ho cominciato così a interessarmi di salute alimentare». E l'azienda agricola biologica Villarè, che produce ortofrutta di stagione, è diventata l’incubatrice di una visione diversificata di terra.

L'esperienza nella sua ex Università

Marzia si accende di entusiasmo pensando alla recente esperienza romana, nella sua ex Università: «Senza dubbio è stata un’esperienza pazzesca. Ho respirato aria di innovazione e di cambiamento. Il “Ted” è capace di mettere insieme persone anche molto diverse fra loro, ma accomunate dalla stessa voglia di “guardare lontano”. Confrontarsi con gli altri speaker è stato davvero stimolante». Viaggia sulle ali dell'entusiasmo e guarda avanti ai desideri da realizzare: «Il mio sogno è l’export! Spero che Villarè possa farsi conoscere anche fuori dall’Italia, mantenendo però ben radicata la nostra appartenenza alla città di Messina. Ma, più in generale, mi piacerebbe che funga da stimolo per la diffusione di imprese che investono nel settore dell’agricoltura».

Tra i progetti c’è anche “Naturè”

«Abbiamo avviato Naturè, un progetto di Educazione all’aperto dedicato a bambini dai 15 mesi agli 8 anni. Credo nell’importanza di accompagnare i bimbi, sin dalla tenera età, in un percorso di conoscenza della natura. Con chi ha capito che la Natura può essere anche “cura e terapia”, abbiamo intrapreso iniziative sociali per bambini e ragazzi con disturbi del neuro-sviluppo». Marzia ci crede: «Abbiamo scommesso sulle attività all’aperto, dalle degustazioni ai percorsi naturalistici, sino al turismo esperienziale con la “Bubble Room” sotto le stelle».

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