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Messina, Zaccuri racconta "la narrazione come luogo di speranza"

Raccontare e raccontarsi: un’esperienza che permette di condividere con gli altri, attraverso la descrizione di fatti e l’uso di linguaggi, quegli spazi di vita nei quali chi parla o scrive è protagonista e al tempo stesso destinatario di un messaggio esperienziale. Il valore inestimabile della narrazione risiede dunque nella capacità di entrare empaticamente nell’esistenza dell’altro, individuando nella propria esperienza qualcosa che ci appartiene. Ne è convinto Alessandro Zaccuri, scrittore e giornalista di Avvenire, protagonista del primo convegno sul tema “La tessitura della narrazione. La narrazione come luogo di speranza”, organizzato dall’Istituto teologico San Tommaso con l’associazione Terremoti di carta e il Centro iniziativa democratica insegnanti di Messina.

Partendo dal saggio di papa Francesco “La tessitura del mondo” - un dialogo a più voci con i grandi protagonisti della cultura sul racconto come via di salvezza - le studentesse e gli studenti presenti e i docenti di religione sono stati protagonisti di un percorso narrativo originale. Introdotto dal direttore del San Tommaso don Gianni Russo, Zaccuri - intervenuto in video collegamento da Milano - ha parlato della narrazione paragonandola al processo di tessitura che origina dall’orientamento dei fili (trama, ordito e sbieco).

Allo stesso modo, dall’intreccio di fatti, parole ed esperienze nasce il racconto, uno spazio di condivisione e “compassione” (come dice papa Francesco nel suo libro) che l’autore condivide con il destinatario, lettore o ascoltatore. “Credo nel valore della narrazione come veicolo di esperienze e liberazione: quando due persone conoscono lo stesso racconto possono incontrarsi e riconoscersi”, afferma Zaccuri indicando fra i narratori anche Gesù, che ha usato il linguaggio semplice delle parabole per annunciare il regno di Dio. I lavori sono proseguiti con i laboratori di lettura consapevole e scrittura creativa coordinati dalle docenti Nancy Antonazzo e Daniela Arena (presidente e vicepresidente di Terremoti di Carta), Francesca Giliberto (presidente del Cidi Messina) e dal religioso dei Frati minori fra Francesco Chillari, una straordinaria esperienza “sensoriale” e introspettiva vissuta da studentesse e studenti.

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