«Ho deciso di fare la prima proiezione a Messina per mostrare quanta bellezza c'è in questa città. Lo spettacolo totalmente gratuito è lunedì alle 18». La locandina è fissata in sala al cinema Apollo e il regista Peppe Angileri, classe 1987, romano di adozione, ma di origini orgogliosamente strettesi non vede l'ora di presentare alla Sicilia il suo primo documentario dove gli spettatori potranno tuffarsi in uno spaccato messinese. «La cardata voleva essere e spero lo sia – racconta il regista Peppe Angileri – un racconto romantico e storico sulle feluche e sull’antica tradizione della pesca del pesce spada. Una tradizione, lo ribadisco, davvero gloriosa che spero continui perché riesce a regalare emozioni uniche. E il mio intento, con occhi da bambino, è stato quello di raccontare allo spettatore, attraverso le immagini e soprattutto le interviste ai protagonisti, una storia fatta di sacrifici, amore, passione e anche molta fede. E devo dire un grazie sentito alla famiglia Mancuso e a tutti i pescatori che hanno aperto il cassetto dei ricordi e soprattutto del loro interessante vissuto». Angileri non ha dubbi sul risultato finale della sua creatura che lo ha portato a girare lo scorso agosto nella “sua” Messina: «Lavoro nell'ambito televisivo – continua – e in particolare mi occupo di post- produzione. Questo è il mio esordio nel mondo dei documentari e per me è davvero importante farlo con qualcosa che parli di Sicilia. Sono riuscito a realizzare il documentario proprio come lo avevamo in testa io e mio fratello, Giorgio Angileri, nonché direttore della fotografia e spero che tutti possano apprezzarlo». Prima della proiezione di domani ci sarà un momento di confronto e discussione moderato da Riccardo Vallone, con il regista, con il direttore della fotografia, e soprattutto con i protagonisti del lavoro che “interpretano” se stessi. Peppe Angileri ha mosso i primi passi nel mondo del broadcasting iniziando a lavorare come tecnico per programmi di reti nazionali come Rai e Mediaset. È stato in giro per il mondo a documentare diverse realtà come la guerra in Ucraina, a conflitto appena scoppiato e i funerali della regina Elisabetta. Come montatore e grafico professionista vanta nel curriculum programmi importanti come "Domenica In", "Sanremo", e "Ciao Darwin" ma il suo pallino fisso è la regia. Ha realizzato diversi progetti tra cui lo spot contro il razzismo della Lega Calcio e documentari dove si dà voce alla realtà come “Le bestie di Satana”, andato in onda su Discovery.