Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Messina, da piazza del Popolo è partita la "Marcia della Candelora"

 
 
 

La piazza è fra gli spazi urbani quello che più di ogni altro simboleggia l’essenza della comunità, che lì si ritrova per confermare la propria identità, riassaporando la voglia di rimettersi in cammino. Ed è partita proprio da piazza del Popolo ieri sera, la Marcia sinodale della Candelora, organizzata – in occasione della festa della Presentazione di Gesù al Tempio dalla parrocchia del Carmine con il Santuario di Sant’Antonio. Un evento che per la prima volta ha visto insieme le due comunità, guidate da don Gianfranco Centorrino e padre Mario Magro, per condividere l’essenza di cammino che sintetizza l’essenza della Chiesa, ravvivando la speranza di una rinascita sociale oltre che spirituale. Da qui la scelta della storica piazza del Popolo (intitolata al primo deputato comunista Francesco Lo Sardo) «una delle più importanti, forse la più bella di Messina», come l’ha definita il nostro capo redattore Lucio D’Amico giorni fa in un suo articolo, nella quale, accanto a situazioni di benessere, convivono povertà e disagio, per «rimettersi in cammino nella pace, progettando un futuro di riqualificazione sociale oltre che materiale, che è già presente», come hanno ribadito i sacerdoti esprimendo la volontà di condividere l’iniziativa diocesana «con l’obiettivo di essere segno tangibile di comunione». Dopo l’accensione e la benedizione delle candele il corteo, scortato dagli agenti della Polizia municipale, si è mosso verso il santuario di S. Antonio dove il rettore padre Magro ha presieduto la messa solenne. Il breve percorso è stato scandito da canti e preghiere eseguiti dai cantori del Carmine guidati da Roberto Vita, mentre l’animazione del canto durante la messa è stata affidata al coro di S. Antonio diretto e accompagnato da Angelo Minutoli. Intanto, sabato sera, alle 19,15, a S. Antonio verrà ricordato il “Giorno della Memoria” che è stato celebrato nella scorsa settimana con tante iniziative in città. con l’evento musicale “I dimenticati della Shoah”: a esibirsi la soprano Paola Miraglia accompagnata al pianoforte da Francesco Micali e al violino da Francesco Tusa, con la partecipazione della ballerina Rosanna Gargano e il musicista, che è anche padre rogazionista, Lucio Scalia.

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