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Messina, vinti i Mondiali 2022... grazie a Damiano

La competizione internazionale tra barbieri. Trentunenne, originario di Saponara, lavora a Villafranca Tirrena

Niente Mondiali in Qatar per la Nazionale azzurra, ma l’Italia può comunque fregiarsi del titolo di campione del mondo. Il merito è tutto di un giovane messinese, Damiano Mangano, 31 anni, originario di Saponara (lavora a Villafranca Tirrena): professione barbiere. Il titolo iridato, infatti, è arrivato nella competizione internazionale “World Champion Barber”, appunto il mondiale dei barbieri, evento organizzato dalla Confederazione mondiale della Coiffure e dell’Estetica in collaborazione con Cat Italia.
A Paestum si sono dati battaglia, tra un colpo di forbici e l’altro, circa 300 partecipanti provenienti da 30 nazioni ma, alla fine, è stato Damiano ad aggiudicarsi il primo posto: «Sono molto contento di questo risultato», ha commentato il barbiere messinese che, in realtà, è tornato nel centro tirrenico con due trofei. Il 31enne, infatti, non solo si è imposto nella categoria “Saloon Look Man”, ma ha anche conquistato il secondo posto nella categoria “Hair tattoo”, migliorando così il risultato ottenuto nella sua prima partecipazione: «Nel 2019 sono arrivato secondo sempre nella categoria “Saloon Look”. È una grande emozione, ho vinto per la terza volta».
Una passione diventata lavoro quella di Damiano, che ha iniziato da apprendista a Saponara, si è formato e ha studiato all’Accademia di Catania, fino ad aprire la propria attività nel 2011. «Sono il primo della mia famiglia, faccio questo lavoro ormai da 20 anni, mi è sempre piaciuto fin da piccolo», ha raccontato Mangano che, negli anni, ha partecipato a competizioni provinciali e regionali prima di diventare campione del mondo: «A 18 anni ho ottenuto il primo posto in una competizione regionale e ho continuato su questa strada con altre partecipazioni». L’apice del successo all’ultimo “World Champion Barber”, competizione di assoluto prestigio del settore, nella quale una giuria composta da dieci giudici di livello internazionale ha premiato il miglior taglio secondo precise linee guida: «Il taglio “Salon Look” doveva essere eseguito in 40 minuti, senza ausilio di macchinette, spray o extensions, ma solo con forbici, pettine e sfumature. L’“Hair tattoo”, invece, consisteva nel realizzare un tribale in 45 minuti, utilizzando tutti gli attrezzi, tranne spray e matite».
Il ritorno a casa è stato una grande festa con famiglia, amici e clienti, adesso ancora più “esigenti”, ma Damiano lavora proprio per rispondere a ogni loro richiesta: «Ho una clientela abbastanza varia, mi chiedono di tutto, dal colore, disegni, acconciature alla moda. Il sogno? Non ne ho uno in particolare. Cerco di superare me stesso e migliorare per me e per i miei clienti», ha concluso il neo campione del mondo, che ha chiuso il suo anno nel migliore dei modi: «Adesso mi fermo, poi ci saranno altre competizioni. Ho vinto quella che in Italia è la più importante».

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