La "regina" delle iperbike è nata a Messina e l'hanno scoperta... i "Black Eyed Peas" FOTO | VIDEO
“Si può fare!”. E si può fare davvero che un'invenzione tutta messinese sia la protagonista dell'entrata in scena dei “Black Eyed Peas” in concerto sul palco di Catania per l'unica tappa italiana del loro tour. Will.I.am, il fondatore del celebre gruppo musicale statunitense, l'ha amata sin dal primo sguardo, quando tra le pagine web di una rivista di settore è rimasto a bocca aperta davanti alla sua linea elegante, agli elevati standard qualitativi, all'avanguardia che rappresenta. Loro, i messinesi Agostino Ecora e Giancarlo Gregorio, l'hanno “partorita” dopo sei anni di studi e sperimentazioni. Una lunga gestazione per renderla uno dei più avanzati modelli di iperbike al mondo: 200 km senza dover ricaricare la batteria, 55 kg di peso, monoscocca in carbonio, un'eccezionale stabilità, sella elettrica e cambio automatico continuo. Così sulla piazza dell'e-bike è arrivata un'eccellenza tutta made in Messina, “scoperta”, però, dal genio americano. Perchè Will.I.am non è solo il leader dei Black Eyed Peas, ma è un vero “cacciatore” di idee. Ne sono prova le sue collaborazioni e partecipazioni ad alcuni tra i progetti “futuristici” più riusciti di Tesla, Apple, Coca Cola e Mercedes. Lei, si chiama “Arlix”, e senza dubbio, nel giro di qualche anno potrebbe diventare la regina delle iperbike. “Mancava un prodotto al passo col mondo che cambia”. Rispondono così Agostino e Giancarlo quando si chiede loro perchè hanno scelto di investire tempo e risorse, concentrando buona parte delle loro forze, sull'idea di Arlix. Negli anni '80, nel loro garage, assemblavano moto da fuoristrada per partecipare alle competizioni sportive… E' passato il tempo e, nel 2010, i due amici si sono rincontrati e la passione sopita si è riaccesa, così l’esperienza maturata per anni in settori affini li ha convinti a realizzare mezzi unici nel loro genere. Oggi Agostino è proprietario di un'azienda che si occupa di automazione industriale: “Non sono un ingegnere, ma penso di essere ingegnoso” dice con ironia. Giancarlo è un imprenditore che ha sempre operato nel campo delle energie rinnovabili e delle centrali idroelettriche. Insieme, hanno progettato Arlix, da buoni artigiani del futuro. La visione era quella di creare un iperbike che si posizionasse tra la bici e la moto, un mezzo di eccellenza assoluta che mirava a diventare prodotto iconico da affiancare ai brand delle auto di prestigio del made in Italy. E' iniziato così un lungo periodo di progettazione, prototipazione e revisioni continue, Giancarlo ispirato dalle centine dei profili alari ha disegnato i primi modelli, arrivando ad un risultato mai visto prima, raffinato, classico e futurista. Agostino ha progettato e brevettato un dispositivo per la guida ad assetto variabile automatizzato, che ha reso la guida del mezzo più confortevole e sicura. Così hanno iniziato a produrre in tiratura limitata, certificando singolarmente le Arlix grazie ad un accurato lavoro artigianale e, portando oltre il limite ogni aspetto dei modelli di e-bike, hanno realizzato un prodotto che ha cambiato le geometrie, la postura, le sensazioni di guida, della classica e-bike, con lo scopo di ottenere il massimo livello di confort, sicurezza e autonomia. “Con Arlix – assicurano – abbiamo voluto realizzare la prima e-bike da Granturismo”. “Ci ha scoperto Will.I.am – raccontano – e quando ci ha contattato ci è sembrato un sogno. La vostra bici era la più bella: questo il commento che ci ha lasciato dopo averci cercato su Instagram. Non credevamo ai nostri occhi, perchè ricevere un apprezzamento da chi ha una storia come la sua, non solo ci riempie d'orgoglio, ma ci conferma che con quello sguardo lontano con cui abbiamo progettato Arlix, ci avevamo visto giusto”. Nato nei quartieri poveri di Los Angeles Will.I.am è riuscito a tenersi lontano da droga e gang grazie alla musica che gli ha donato gloria e successo, ma non ha mai smesso di voler crescere, facendo della sua ecletticità un passaporto per sfondare in tutti i campi in cui ha provato a cimentarsi. “Quando ci ha contattato gli abbiamo spiegato cos'era Arlix”. L'innovazione nascosta dietro la classe. “E allora ci ha invitato a Catania, così gliel'abbiamo mostrata dal vivo e gliel'abbiamo fatta provare davanti all'albergo. Dopo siamo finiti direttamente nel back stage del concerto e la nostra Arlix ad aprire la scena. E' stata un'emozione fortissima, un sogno ad occhi aperti”. Senza crederci troppo, ma sperandoci dal profondo, tra una pedalata e l'altra, gli avevano suggerito: “Sarebbe simpatico se entrassi sul palco in sella a una Arlix”. Lui li ha guardati, ci ha pensato su qualche secondo e ha esclamato: “Si può fare!”. Ed è esattamente così. Messina eccellenza? Passione, tenacia, impegno e... Si può fare!