Si è svolta stamattina dopo due anni di stop la processione del fercolo di San Giacomo da Camaro superiore alla Cattedrale, una delle tradizioni religiose più sentite in città che sugella il “gemellaggio” di devozione e storia tra l’apostolo e la Madonna della Lettera.
Secondo un antico privilegio della parrocchia “S. Maria Incoronata” e dell’antica confraternita del santo, ogni anno il ferculum in argento custodito tutto l’anno nella stessa chiesa viene portato a spalla in Cattedrale, dove avviene la cosiddetta “detronizzazione” dalla varetta - posta sull’altare maggiore - per accogliere la teca contenente il sacro capello della Madonna portato in processione attorno al Duomo.
Il corteo, partito dalla chiesa parrocchiale S. Maria Incoronata, ha fatto sosta al santuario di S. Antonio, dove il rettore padre Mario Magro ha recitato la preghiera che S. Annibale scrisse in onore di S. Giacomo. Ad accompagnare il corteo la banda “Gaetano Celeste” diretta da Gianluca Sturniolo. E’ stato il decano del Capitolo protometropolitano mons. Gaetano Tripodo a presiedere la solenne celebrazione in Cattedrale, alla presenza del Primo cittadino e altre autorità civili, i membri della confraternita di San Giacomo e i fedeli della vallata di Camaro. Domani alle 17, dopo la celebrazione in parrocchia, si svolgerà la processione di S. Giacomo per le vie del paese. A chiudere le manifestazioni ricreative, questa sera alle 21 al Parco urbano per le arti, presso l’ex stazione ferroviaria di Camaro, la cerimonia di premiazione della III edizione del concorso fotografico “La vita è un pellegrinaggio”, con l’intrattenimento musicale di Daniela Rando e Carlo Giappi.
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