Dopo due anni di pandemia, il Patrono San Giuseppe, protettore dei cittadini di Spadafora, dei pescatori e della marineria, ha attraversato di nuovo le vie del paese. Grande, quindi, il successo di questi giorni con la tradizionale fiera mercato e le giostre prese d'assalto da molti cittadini. Il momento più intenso della ricorrenza è stato vissuto ieri nel corso della processione. Commovente, poi, il saluto del sacerdote, padre Giovanni Sottile, che lascia la comunità spadaforese dopo 21 anni. "Rivolgo un caloroso saluto a tutti ringraziando per il bene che mi avete voluto in questi 21 anni di ministero sacerdotale a Spadafora- ha detto il parroco-. A tutti chiedo scusa se qualche mia scelta non è sembrata corretta. Ai primi di agosto andrò a servire la comunità parrocchiale di Centineo a Barcellona, ma non potrò dimenticare tutti coloro che in questi 47 anni di sacerdozio ho amato "con cuore di padre" e da cui ho ricevuto amore fraterno e stima. A tutti un abbraccio e su tutti invoco la benedizione di Dio". Anche la sindaca Tania Venuto ha ringraziato il prete e tutti coloro che hanno contribuito a rendere la festività bella e toccante. E quindi, un particolare riconoscimento "alle forze dell'ordine, alla polizia municipale, all'ufficio Commercio, ai carabinieri, ai finanzieri, alla polizia della Città metropolitana di Messina, alle "magliette bianche" instancabili che hanno portato a spalla la statua, ai ragazzi della Misericordia, ai medici che hanno dato il loro sostegno tutte le sere, alla Confraternita di San Giuseppe, alla famiglia Fiorello per gli splendidi fiori che hanno dato colore e armonia al Patrono e alla banda musicale "Città di Spadafora".