Era il luglio 2017. Le fiamme di un feroce Drago sembravano infinite, come se volessero inghiottirsi l’intero Forte. Ore di terrore e di sgomento, una notte a combattere l’incendio. Poi, qualcuno scrisse: «Ho visto delle formiche subito operose il giorno dopo il vasto incendio, attorno a loro tutto nero, cenere, un territorio vastissimo per loro. Eppure non si sono scoraggiate, già son qui, le vedo adesso, mi danno forza, dicono continua, non c'è alternativa. Dicono non pensare, non perderti, fa come noi, ricostruisci, ritornerà come prima non vi è alternativa...». In queste parole c’è la meravigliosa storia del Parco ecologico San Jachiddu, la scommessa riuscita di un “visionario”, che risponde al nome di Mario Albano, un angolo di paradiso, costruito con mani tenaci e difeso strenuamente, oggi candidato ai “Luoghi del Cuore” Fai, la campagna annuale del Fondo per l’Ambiente italiano. Al momento, il “San Jachiddu” è al centoseiesimo posto con circa 200 voti, ma si può votare fino a dicembre e il 19 luglio ci sarà la classifica parziale. I messinesi che vorranno, come accadde l’anno scorso con la Cripta del Duomo e la mobilitazione avviata dal Comitato presieduto da Pippo Trimarchi, potranno con un “click” sostenere questa “battaglia di cuore”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina