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Messina, il villaggio di Briga Marina rende omaggio a San Paolo anche senza processione

Il villaggio di Briga Marina ha reso omaggio al suo patrono San Paolo, apostolo delle genti. E’ stato mons. Letterio Gulletta a presiedere la solenne celebrazione nella piazza antistante la chiesa alla presenza del Primo cittadino, dei fedeli e del gruppo dei portatori della statua in legno risalente al 19mo secolo, che anche quest’anno non è stata portata in processione vista la situazione pandemica particolarmente incerta. Ad animare la celebrazione la corale parrocchiale; al termine il concerto della Banda musicale “V. Bellini” di S. Stefano Briga diretta dal maestro Tommaso Bellinghieri.

La storia

Secondo quanto riportato negli Atti degli Apostoli, in uno dei suoi viaggi verso Roma, dopo essere naufragato a Malta, raggiunse questa zona (detta un tempo Briga San Paolo) “costeggiando” Siracusa e Reggio per portare a compimento la sua predicazione. La sua breve permanenza fu così pregnante che i messinesi vollero intitolargli i luoghi segnati dal suo passaggio: Cala san Paolo, l’insenatura dove è sbarcato, la Pietra sulla quale si elevò per predicare e Briga, l’umile agglomerato di pescatori dai quali è stato accolto. A testimonianza del passaggio dell’apostolo al quale sembra essere legata la tradizione della Madonna della Lettera, di fronte al masso sorse la prima chiesetta santuario - con annesso un lebbrosario in seguito demolito - attorno alla quale prese forma l’iniziale villaggio. Dopo un lungo periodo di abbandono, la chiesetta fu restaurata e riaperta al culto il 28 settembre 2007. Tra il 1932 e il 1935, invece, nella piazza antistante fu costruita la chiesa parrocchiale dedicata a san Paolo e san Nicolò: una tradizione che nel tempo il parroco, mons. Nicolò Freni, si è impegnato a tener viva facendola diventare un forte elemento identitario.

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