“Vogliamo dare a questi giovani con condizione autistica una possibilità concreta di inclusione sociale. Sono molto fiero dei progressi che hanno fatto, difatti, grazie ai maestri artigiani e artisti che li seguono nel nostro laboratorio creativo, sono diventati esperti nel lavorare la ceramica, i tessuti e il legno e nel decorarli. Quelli che realizzano sono oggetti unici, assolutamente di pregio, e ora esiste anche un loro brand “Sogniinblu”, che vogliamo lanciare per dare riconoscibilità e valore agli oggetti da loro creati. E’ possibile visionarli dal vivo o sul nostro sito, e al momento vengono acquistati nel nostro laboratorio con un contributo libero a sostegno dell’attività, ma al più presto apriremo un’attività commerciale per i ragazzi e chiunque potrà acquistarli”.
Lo dichiara Carmelo Caporlingua presidente della cooperativa Audacia che durante una conferenza stampa nel laboratorio artigianale creato dalla sua coop, alla quale hanno partecipato anche Giovanni Pioggia, a capo dell’Irib Cnr di Messina e responsabile scientifico del progetto Interpares e Flavia Marino, psicologa dell’Irib Cnr di Messina. Con queste attività in laboratorio prosegue l’azione di inclusione sociale progetto Interpares, avviato a Dicembre all’Irib Cnr, e che prevede ora ulteriori iniziative laboratoriali, pre lavorative e lavorative per i giovani autistici da 14 anni in su.
“La nostra cooperativa sociale è nata nel 2018 - dichiara Carmelo Caporlingua presidente di Audacia - e ha da sempre come mission l’inclusione sociale. Nel suo consiglio di amministrazione ci sono persone con grande esperienza nell’ambito della cooperazione e tra i soci fondatori abbiamo anche ragazzi affetti da sindrome autistica. Grazie al progetto Interpares, al quale abbiamo da subito aderito, stanno partecipando al nostro laboratorio tanti altri ragazzi, che stanno apprendendo competenze e abilità manuali per inserirsi nel mondo del lavoro. Per i partecipanti al progetto questa rappresenta un’occasione non solo per occupare il tempo, ma soprattutto per sentirsi parte di qualcosa d’importante per il loro avvenire. Il nostro è l’unico laboratorio creativo con soggetti autistici a Messina. Abbiamo tuttavia, diverse altre attività che abbiamo sviluppato in altri luoghi e che stiamo implementando da quando abbiamo aderito al progetto Interpares.
A Camaro S.Anna ad esempio, offriamo la possibilità ai ragazzi di coltivare un terreno agricolo di una tenuta, e loro sono entusiasti di lavorare all’aria aperta e di apprendere le metodologie di coltivazione. Ci tengo a specificare che ogni attività non è strutturata in maniera specifica, ma viene costruita su misura in base ai ragazzi che abbiamo di fronte, in modo da sviluppare le capacità di ciascuno nel modo migliore. Non abbiamo imposto mai un percorso ben preciso, ma ci adattiamo alle esigenze e alle possibilità del ragazzo”.
“In un’altra sede li spingiamo a rendersi maggiormente autonomi, attraverso la cucina. Imparano a scegliere e comprare i prodotti, prepararli e cucinarli, impiattarli e a pulire, in modo da imparare un mestiere, ma anche abituarsi a compiere alcuni gesti quotidiani che li possono rendere autonomi. Allo stesso tempo acquisiscono nuove competenze e maggiore fiducia in se stessi”.
“Obiettivo del progetto Interpares – spiega Flavia Marino - è quello di facilitare l'inclusione sociale socio-educativa in coerenza con i bisogni reali dei ragazzi e delle loro famiglie. Noi valutiamo l'efficacia del metodo per il contrasto della fragilità educativa, emotiva e sociale, correlando, attraverso lo studio dei casi, fattori di rischio, fenotipi clinici, outcome per codificare e diffondere protocolli educativi innovativi. Chiaramente prima di fare accedere i ragazzi a qualsiasi attività in laboratorio valutiamo ogni singolo caso e verifichiamo le loro attitudini”.
“Siamo molto soddisfatti- ha concluso Giovanni Pioggia – dei risultati finora raggiunti con Interpares. Nelle prossime settimane insieme ad altre associazioni e istituti scolastici sono previste ulteriori iniziative per i ragazzi per aiutarli a diventare maggiormente autonomi, pensando ad un futuro di vita indipendente. Vogliamo offrire una risposta concreta ai bisogni dei ragazzi autistici e delle famiglie coinvolte nel progetto. Tra l’altro, ricordiamo che le persone con autismo spesso manifestano capacità eccezionali che potrebbero essere utili per diversi settori lavorativi. Tra queste: la capacità straordinaria di ricordare le informazioni, l’attenzione ai dettagli, le abilità logiche e matematiche, o ancora l’accuratezza e la precisione con cui svolgono attività manuali”.
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