Dopo la battuta d’arresto causata dalla pandemia, è tornata dopo due anni la secolare processione del Cristo Risorto e della Madonna della Mercede. Un momento particolarmente sentito che da sempre si svolge in occasione della domenica di Pasqua con partenza dalla chiesa della Madonna della Mercede in San Valentino, in via Tommaso Cannizzaro. La storica processione è l’unica che si è tenuta in città visto che per il terzo anno consecutivo non è stata fatta la secolare processione delle Barette che dal 1610 caratterizza il Venerdì Santo a Messina. Quella del Cristo Risorto e della Madonna della Mercede è una tradizione antichissima che pare risalga al 1595 e vede sfilare per le vie della città i due simulacri, in cartapesta e legno Cristo Risorto e in cartapesta la Madonna della Mercede. Un tempo questa festa veniva chiamata degli “Spampanati” perché per salutare la Resurrezione di Gesù le popolane del rione indossavano indumenti dai colori sgargianti. Un rito sacro che rafforza il legame con le radici più antiche della tradizione organizzato dalla Confraternita Maria SS. della Mercede in San Valentino, di cui è governatore Emiliano Cavalli, con il fondamentale e prezioso supporto del presidente del Comitato festa Massimo Curtò. Don Gianfranco Centorrino, assistente ecclesiastico della confraternita Maria SS. della Mercede, la cui omonima chiesa rientra nel comprensorio del Santuario parrocchia della Madonna del Carmine di cui è parroco, ha sottolineato che quest’anno si è pensato insieme alla confraternita di dare un segno di ripresa e di rilancio. «Abbiamo deciso – ha detto don Centorrino – di dare in ogni caso testimonianza alla nostra cittadinanza attraverso un percorso modificato, nel rispetto di quanto raccomandato dalla Prefetta e dall’arcivescovo». Il corteo religioso stamani si è mosso dalla via Tommaso Cannizzaro e si è snodato lungo le vie Cesare Battisti, I Settembre e piazza Duomo con l’incontro dei due simulacri davanti alla Basilica Cattedrale. La processione è proseguita lungo il corso Cavour e le vie Antonio Martino, XXIV Maggio, Felice Bisazza, piazza XX Settembre, viale Principe Umberto fino alla chiesa di San Camillo, procedendo per le vie Pietro Castelli e Tommaso Cannizzaro con il rientro in chiesa per il tradizionale incontro.