Lucine gialle, libri negli scaffali che contornano la stanza, disegni colorati sui muri e al centro una ricca esposizione di dischi in vinile, catalogati in base al genere musicale e all'artista. Dai The Clash ad Achille Lauro, da Mina a Brunori Sas, e poi alcune assolute rarità, da Battisti ai Beatles, da Dylan a Led Zeppelin, passando per i Black Sabbath, i Supertramp, Santana, i Rolling Stones, Bob Marley. Rock, jazz, pop, rap e non solo. Dischi nuovi, in edizione limitata e di seconda mano, ognuno con il suo valore, economico ma soprattutto sentimentale. Un’intera domenica, alla “Colapesce”, tra libri, gusti, idee, all’insegna del “Viva il Vinile”, la giornata organizzata in collaborazione con “Best Price Rec”. Un “temporary shop”, iniziato alle 11 del mattino e perdurato sino all’una di notte, interamente dedicato a questo magico mondo dei vecchi “Lp”, e nel mezzo il dj set di Alberto Russo e Kollasso, ovviamente in vinile! Sembrerebbe un ritorno al passato, un romanticismo perduto, ma così non è. A scandagliare in cerca del giusto disco da acquistare per collezione, o da regalare, vi erano, infatti, persone di tutte le età. Il vinile accompagna le generazioni dal 1948, fu sostituito (ma mai del tutto) all’inizio degli anni Ottanta dal compact disc e oggi, grazie ai Dj e alle case discografiche, che hanno tenuto in vita questo mercato nell’era del digitale, ritorna nelle case di tutti gli appassionati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina