Sul palco di Italia's Got Talent 7, show in onda ogni mercoledí su Sky Uno alla ricerca di talenti sempre più anticonformisti e difformi dai canoni tradizionali, suona forte e chiara una voce "fuori dal coro". Anzi, una voce che il coro lo utilizza come un messaggio forte e diretto. Che trapassa i giudici Frank Matano, Mara Maionchi, Federica Pellegrini ed Elio, ed arriva diretto al pubblico a casa ed in studio. Una voce proveniente da un insieme, l'Overture diretto dal maestro Giovanni Mirabile che riempie il palco del Cinecittà 5 di Roma con una versione polifonica de "La cura" di Franco Battiato, colmando il vuoto lasciato dal maestro catanese e ottenendo 4 "sì" dai giudici. Una versione linda e lineare di un brano che trapassa (e trapasserà) il tempo e le generazioni, eseguito con il massimo rigore e rispetto, ma arricchito di una veste che ne amplifica la composizione e risulta emozionante. Una performance non passata inosservata in un format sempre più ricco di talenti di ogni tipo, ma che sa (vedi standing ovation del pubblico) riconoscere il giusto tributo ad un complesso che mira, tramite la sintonia e le estenuanti prove, a convertire dozzine di corde vocali in unico ed inimitabile messaggio.