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Il messinese che ha scoperto... l’altra figlia di Marco Polo

Da Taormina a Marco Polo il passo è breve, perché le ricerche su uno dei più famosi viaggiatori della storia portano ancora il nome di Marcello Bolognari, giovane talentuoso dottorando dell'Università Ca' Foscari che lavora al progetto “Biflow", veneziano di nascita ma che affonda le radici nella perla della Ionio. E dopo aver scoperto i legami di Polo con l'ordine domenicano che tradusse dal volgare al latino “Il Milione”, fungendo da moderni editori per agevolarne la diffusione, ha ritrovato adesso in un documento, conservato nell'Archivio di Stato di Venezia, una figlia del viaggiatore finora sconosciuta alla storia. Agnese, nata prima del matrimonio con Donata Badoer , madre di tre figli piccoli: Franceschino, Barbarella e uno chiamato affettuosamente Papon, letteralmente mangione: «Era una giovane donna – racconta lo studioso – che si preoccupava di sistemare i propri affetti prima di morire nel 1319. Era molto legata al padre Marco a cui affida infatti il compito di consegnare e dire a voce le sue ultime volontà al prete-notaio Pietro Pagano che, successivamente, mise per iscritto le sue ultime volontà. Tra i vari lasciti che fa nel suo testamento ce n’è uno molto curioso, che non capita di frequente di trovare, ad un certo Raffaele da Cremona, il precettore dei figli. La vicenda certamente non è delle più allegre se si pensa ad una madre giovane che si preoccupa di lasciare qualcosa ai figli per il loro futuro che, vista la loro giovane età, era ancora tutto da scrivere». E chi pensava di sapere tutto deve dunque ricredersi perché il famoso viaggiatore che ha consegnato alla storia una vera e propria enciclopedia che mette insieme conoscenze sull'Asia in Europa alla fine del XIII secolo, è una figura tutta da scoprire e ancora oggetto di studio.

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