«Faccio lo sviluppatore di videogiochi ed è stato sempre il mio sogno poter lavorare in quest'ambito. E grazie a questa opportunità con Marshmallow Games ho potuto unire lavoro e passione». Si è praticamente formato da autodidatta Claudio Branca, classe 1991, messinese doc, che ad oggi è l'unico siciliano che lavora in un mondo bellissimo, il settore edu-tech, progettando app educative per piccini, come Smart Tales, che si schiera anche al fianco dell’Unicef. Ma procediamo per gradi.
«La passione per l’informatica e per i videogiochi – racconta Claudio – è nata da piccolo, osservando mio cugino. E ricordo che quando andavo in ufficio da mio papà morivo dalla voglia di provare subito il computer. Diventando più grande ricevetti la mia prima console, il Nintendo 64, e anche un computer. E da lì fu amore ». Al giovane piaceva tutta la logica che c’era dietro un videogame e essendo strettamente connessa ai linguaggi di programmazione, e quindi ad un computer, si appassionò anche a questo e fece alcune prove cominciando a smanettare. « Dopo il liceo scientifico – prosegue – mi sono iscritto alla facoltà di informatica dell’Università di Messina e mi sono laureato con 110 e lode nel 2013».
Ma, già al secondo anno di università, Claudio aveva ricevuto un'offerta lavorativa da una multinazionale: «Collaborai con NoemaLife, – ricorda – oggi assorbita dal gruppo Dedalus, che si occupava di sviluppo e consulenza di software per aziende ospedaliere pubbliche e private. Quando sono stato contattato da loro ero quasi alla fine del secondo anno di Università, ma ho preferito prima concludere gli studi per poi cominciare full time il lavoro con loro. Anche se durante gli studi ho partecipato ad alcune sessioni di formazione e ho fatto sia il tirocinio che la tesi di laurea con Noema. Un'esperienza che mi ha fatto crescere. Mi occupavo di sviluppo software e gestione dei Database, anche se spesso capitava di dover fare consulenza in trasferta negli ospedali di tutto il Sud Italia». Nel frattempo, Claudio e suo fratello hanno cominciato a sviluppare app facendo parlare di sé nello Stretto: « Questo è un periodo che ricordo con piacere e che reputo entusiasmante. Nel mio tempo libero ho deciso di studiare da autodidatta lo sviluppo di videogames. Ho seguito parecchi corsi e sviluppato alcuni prototipi fino a quando insieme a mio fratello Marco che si occupava di Graphic Design abbiamo deciso di sviluppare la nostra prima vera app ufficiale. Era un gioco di logica abbastanza semplice chiamato “Wake” e lo pubblicammo per il Play Store di Android. Ebbe un discreto successo e allora decidemmo di farne ancora. Siamo arrivati a pubblicare 4 giochi in entrambi gli store Android ed Apple e con l’ultimo abbiamo anche vinto un premio da Google».
Questo riconoscimento permise loro di partecipare a Startup Weekend Messina nel 2016 dove proposero l 'idea che da sempre stuzzicava i Branca Brothers, ovvero “OverWorld”. Un’esperienza in realtà virtuale dove più persone potevano partecipare e giocare tutte contemporaneamente: «L’idea vinse la competizione e noi provammo insieme ad un team a portare avanti il progetto, che purtroppo fallì dopo circa 1 anno e mezzo. A Bari, poi, praticamente mi aspettava una nuova esperienza di vita. Quando abbiamo iniziato eravamo in pochi. Oggi siamo in venti». E c'è, appunto, anche il genio del nostro talento messinese nell'app italiana "Smart Tales", creata da esperti educatori per insegnare in modo nuovo e divertente, le materie “Stem” (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) ai bambini dai 3 anni in su. L’app, pluripremiata è attenta a offrire un ambiente digitale stimolante e soprattutto a misura di bambini. «Smart Tales – rivendica con orgoglio – è il prodotto di punta di Marshmallow Games, l’ho visto nascere e ho partecipato a tutte le fasi del suo sviluppo. L’app è una grossa libreria di racconti interattivi, ogni racconto è un mix di storie ,doppiate in 5 lingue, e giochi educativi inerenti alla storia che intrattengono i bambini. Facendo parte anche del Growth Hacking Team di Smart Tales, ho la possibilità di sperimentare e provare nuove idee sul prodotto. Infatti, proprio a breve uscirà una nuova modalità chiamata Toys con la quale i piccoli dopo ogni storia saranno premiati con dei personaggi collezionabili».
Di Messina gli mancano la granita e gli affetti. E nel suo futuro ci mette ancora intraprendenza e determinazione perché vuole ancora crescere: «Il mio obiettivo è affermarmi ancor di più e crescere in Marshmallow Games, piano piano sto avendo sempre più responsabilità e sono orgoglioso di essere uno dei primi assunti. Per Messina, al momento, non ho nulla in cantiere, però sicuramente la passione per l’imprenditoria e per le startup è un qualcosa che ho a cuore. E che forse un giorno potrei sviluppare nella mia terra».
Messina, Claudio e la passione che diventa lavoro: giochi e app per bambini
Sviluppatore di videogiochi, è l’unico siciliano impegnato nel progetto di Edu-Tech Unicef denominato “Smart Tales”
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