Barba, capelli e green pass. Andare dal parrucchiere o recarsi dall’estetista a fare la ceretta ormai è possibile solo con il certificato verde. L’obbligo di green pass per i “servizi alla persona” entra in vigore da giovedì 20 gennaio ma parrucchieri ed estetisti messinesi lo chiedono ai loro clienti da giorni essendo la città in zona arancione. È ormai una contromisura prudenziale che viene adottata a garanzia dei lavoratori ma anche dei clienti che hanno a cuore la sicurezza. In molti saloni di parrucchiere e barbiere sono stati appesi cartelli ben visibili che spiegano che si entra solo con l’esibizione del green pass. Il timore maggiore nella categoria è che questa situazione possa far proliferare l’attività di parrucchieri ed estetisti che lavorano a domicilio senza regole e senza controlli come conferma Francesco Giancola, segretario provinciale di Confartigianato: «Rispettiamo le regole ma c’è troppo abusivismo, i nostri locali sono a norma mentre non si controllano quanti operano a domicilio senza rispetto delle regole e delle normative. Ci stiamo facendo promotori per avere un incontro con il prefetto e gli enti interessati ma nel frattempo vorremmo maggiori controlli, perché i nostri associati ci dicono che giornalmente si vedono abusivi in giro». Chiacchierando con parrucchieri e centri estetici di via Garibaldi e delle traverse vicine, si scopre che il green pass è già una realtà. In molti saloni sono stati fatti investimenti per garantire sanificazione e sicurezza ai clienti. «Dal momento che siamo in zona arancione, già da sabato chiediamo l’esibizione del green pass ai clienti – dice Domenico Oliveri titolare di un salone di parrucchiere – chi è senza lo rimandiamo indietro, come è accaduto poco fa con una signora che ha preso un altro appuntamento perché prima dovrà fare un tampone». Lamenta un calo di lavoro: «C’è ancora tanta gente non vaccinata ma una parte della riduzione del lavoro dipende anche dai contagi. Qui siamo tutti vaccinati con terza dose e i clienti possono essere più sicuri». Ha appeso sulla porta del suo salone un cartello che avvisa dell’obbligo di esibizione del green pass Lillo Valvieri, parrucchiere: «La nostra clientela per il 90 per cento è tutta vaccinata – dice – anche tutti quelli che lavorano qui lo sono, penso che bisogna vaccinarsi per poter uscire dalla pandemia, speriamo che questa situazione non incrementi il lavoro nero». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina