Nell'ultimo numero dell'anno della rivista ufficiale del Ministero della Difesa, diretto dal tenente colonnello Angelo Vesto, si parla di "100 storie...e un'intervista", il libro scritto dalla giornalista Claudia Benassai che raccoglie 100 delle storie "messinesi" raccontare dal 2018 ad oggi sulle pagine della Gazzetta del Sud.
Il volume, edito dalla "Di Nicolò Edizioni", racconta le storie di 100 messinesi che sono riusciti a realizzare i propri sogni. Molti sono stati costretti a lasciare casa e la propria "comfort-zone", affrontando numerosi ostacoli, ma imponendosi in campo nazionale e internazionale.
Altri, invece, decidendo di restare, o tornare, hanno investito sulla loro terra. Le avvincenti storie dei protagonisti narrano le avventure di persone che hanno saputo rialzarsi nonostante le avversità, affrontando situazioni estreme, con passione e sacrificio. Senza mai demordere e piangersi addosso. Storie quotidiane e appassionanti. Storie che raccontano un altro volto della città dello Stretto. Storie che dimostrano l'esistenza di una Messina produttiva, che sa farsi strada nel proprio territorio, ma anche fuori dai confini. Nomi e volti di una comunità che non si è arresa.
A pagina 110 della rivista ufficiale della Difesa, la recensione del libro a cura del tenente colonnello Claudio Chiavari. A pagina 112, invece, l'intervista realizzata dalla giornalista Claudia Benassai alla messinese Angela Perna, che ha raccontato il suo passato da bersagliera e la sua amicizia con Monica Contrafatto, militare e atleta paralimpica, che quando era caporal maggiore, nel 2012, rimase vittima di un attentato mentre si trovava nella base italiana della città afghana di Farah.
Angela la incrociò prima all'addestramento di Ascoli Piceno e nacque subito una certa sintonia, perché la simpatia di Monica, siciliana di Gela, era disarmante. Poi la separazione, perché la messinese approdò a Palermo, e la Contrafatto a Grosseto.
E il resto lo ha fatto il destino, che le ha fatte incontrare nuovamente, a Cosenza, da vincitrici di concorso, dove si sono strette subito in un grande abbraccio. E l'amicizia delle 2 è cresciuta tantissimo: "Da quel giorno sono passati ben 15 anni e ancora ci prendiamo in giro al telefono - ha raccontato Angela - E ricordo che quando mi prosciolsi, mentre era in programma la mia partenza per Herat, lei mi scriveva sempre. Era un punto fermo. Ci incoraggiavamo a vicenda. Non dimentico mai il suo senso dell'ironia che non ha mai perso, e credo che questa sia davvero una cosa sovrumana dopo quello che ha vissuto. Anzi, quel 24 marzo del 2012 lo ricordo come se fosse ieri. Quando appresi la notizia scoppiai subito a piangere e il telefono mi cadde dalle mani. I giorni seguenti la situazione non migliorò, ma elevavo una preghiera al cielo affinché si salvasse. E quando seppi che Monica era fuori pericolo piansi di nuovo, ma questa volta era un pianto di liberazione e di gioia immensa".
È possibile consultare la rivista ufficiale del Ministero della Difesa al seguente link: https://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/Periodico_2021/Pagine/Numero_5.aspx
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