Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Spiagge dell'anno: sua maestà Capo Peloro, dove balene e delfini danzano tra Jonio e Tirreno - FOTO

Capo Peloro dal drone
La danza dei delfini sullo Stretto
Suggestivo landscape di Capo Peloro
Capo Peloro al tramonto
Capo Peloro, tavoli sulla battigia
Lo storico “pilone“ simbolo di Capo Peloro
Capo Peloro, affaccio sulla Calabria
La spiaggia di Capo Peloro
Windsurf sul versante jonico
L’acqua cristallina di Capo Peloro
Servizio di ristorazione sulla spiaggia
Capo Peloro dall’alto
La spiaggia di Capo Peloro
La spiaggia di Capo Peloro
La spiaggia di Capo Peloro, incrocio tra Ionio e Tirreno
Cena al chiaro di luna a Capo Peloro
Veduta dall’alto di Capo Peloro
Il lago grande di Ganzirri visto dall’alto
Il lago piccolo di Ganzirri dall’alto
Il mare della riviera jonica
Le strutture balneari della riviera jonica
Le barche sulla riviera jonica

Capo Peloro è un trionfo di blu dalle mille contraddizioni, è la punta del diadema di una municipalità, la VI, che conta oltre 30 chilometri di costa minacciata, per molti tratti, dall'erosione. Incorniciata nel meraviglioso borgo marinaro di Torre Faro, Punta Peloro è un luogo unico al mondo, incrocio tra due venti e tra due mari, in cui si rincorrono mante, delfini e balene, ma è anche quello Stretto che, qualche anno fa, è stato indicato dall'Università di Barcelona come l'area, che a livello mondiale, ha la più alta densità di rifiuti sul fondale. Clicca qui per votare

Jonio e Tirreno

Il territorio della VI municipalità si affaccia su due versanti, quello jonico inizia a Paradiso, arriva fino al Pilone ed è caratterizzato da acque fresche che si adagiano su un lunghissimo fazzoletto di spiaggia interamente balneabile, negli ultimi dieci anni protagonista di una vera e propria rivoluzione, con la nascita di decine di stabilimenti che d'estate accolgono una miriade di bagnanti. Dall'altra parte c'è il caldo e mite mar Tirreno che bagna il versante nord della Sicilia dal Pilone fino Mortelle, Casabianca, Acqualadroni, San Saba, Marmora e Ortoliuzzo, frazioni che storicamente hanno rappresentato rifugi e dimore estive del messinese, ma il cui arenile, spesso, è stato negato proprio a causa della chiusura degli accessi al mare da parte di privati. A dividere i due versanti, sulla spiaggia di Capo Peloro, svetta “u Piluni”, venerato ex traliccio dell'Enel che sogna un futuro da Tour Eiffel, ma intanto è indiscusso simbolo di Messina. E in effetti quest'area è la sintesi perfetta di una città crocevia, sfortunata e bellissima. Arrivando alla “Punta” la caratteristica è quella del mare caldo e freddo, una sorta di spa naturale fatta di “docce emozionali” in mezzo alle correnti. Di un mare che è mito. Clicca qui per votare

Mare e Mito

Da Cariddi a Colapesce, dalla fata Morgana all'Orcaferone, Capo Peloro non è soltanto bellezze naturali, ma tradizioni e leggende ispirate dal mare. Infondo le caratteristiche dello Stretto nascono tutte qui: dove un mostro marino ha creato gorghi e correnti, dove un ragazzo di nome di Nicola è diventato la “colonna sottomarina” che regge la Sicilia e ogni tanto, muovendosi, genera terremoti. Ci sono le magiche visioni della Fata Morgana che fanno sembrare una leggera passeggiata la traversata da Messina e Reggio. C'è l'Orcaferone, temuta e amata visione simbolica dell'immensa rovina che ci insegna le metamorfosi di uomini e luoghi. Proprio come Torre faro. Clicca qui per votare

Servizi, pulizia, food e paesaggio

"Fino a vent'anni fa era una giungla - racconta chi ha creduto fin da ragazzo alle bellezze di questo angolo di sconfinato blu - con le auto che parcheggiavano sulla spiaggia". Ma da allora qualcosa è cambiato: nel 2001, assieme ai due laghi di Ganzirri, è stata riconosciuta riserva naturale orientata e da lì è cominciato un progressivo, ma non ancora concluso, viaggio verso il meglio.  Dalle escursioni in feluca a quelle in barca sui laghi di Ganzirri, dal trekking sulle vicine colline, alle colorate tavole da kyte e da wind surf soffiate dai venti, passando per eventi come il Festival degli aquiloni e l'Horcynus Fest, Capo Peloro, non è ancora una bandiera blu, ma può vantare una serie di attrattive che lo rendono un vero e proprio paradiso del turista con un'offerta ampiamente diversificata. Da quest'anno all'interno del borgo marinaro è stata realizzata anche un'isola pedonale che sfrutta il grande parcheggio Torri Morandi e un bus navetta gratuito che fa il giro del paese ogni 40 minuti. Anche grazie alla presenza di diverse strutture balneari la spiaggia, anche quella libera, è quasi sempre pulita. Ci sono due docce pubbliche gratuite, ma attualmente non sono funzionanti, mentre per quanto riguarda il food c'è solo l'imbarazzo della scelta: dal pesce ai prodotti tipici messinesi, tra cui l'ineguagliabile granita, alcune delle attività di ristorazione presenti tra Torre Faro e Ganzirri rappresentano delle eccellenze culinarie che possono spaziare da bar a locali per aperitivi, da pizzerie a ristoranti di pesce, tutti rigorosamente caratterizzati dalla proposta di prodotti locali. Sul paesaggio c'è realmente poco da dire, forse solo che, nonostante il tanto, è ancora poco, perchè il potenziale sarebbe molto di più. Clicca qui per votare

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