Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Dopo oltre un anno di stop per la pandemia, riparte da Messina il circo Orfei Darix Martini

Dopo oltre un anno di stop, in cui il circo Orfei "Darix Martini" è rimasto bloccato in città a causa della pandemia, si riaccendono le luci del tendone e proprio dall'area di San Filippo di Messina

Dopo oltre un anno di stop, in cui il circo Orfei "Darix Martini" è rimasto bloccato in città a causa della pandemia, si riaccendono le luci del tendone e proprio dall'area di San Filippo di Messina. Dopo un anno di disagi e privazioni, in cui comunque si è fatto sentire forte il sostegno di una comunità, quella messinese, che con le associazioni e il Comune è andata in supporto dei circensi, gli artisti Orfei provano a ripartire e lo fanno lanciando un appello alla città.

È un’emozione forte vedere quelle luci riaccese, i piccoli e grandi acrobati volteggiare, sul filo sospeso o nell’arena, come un dio che danza. “Signore e signori, venghino”, c’è il Circo, la magia di un’illusione che non tramonta mai, il potere all’immaginazione, fantasmagorie dietro le quali, però, c’è la fatica quotidiana, l’allenamento, la gioia e la sofferenza.

Il Circo resterà sempre quello spaccato di mondo dove si riflette tutta l’esistenza, anche con i suoi lati duri, incomprensibili. E il circo Orfei Darix Martini”, è stato per molto tempo lo specchio dell’era Covid e delle conseguenze negative su un settore – lo spettacolo più in generale, lo spettacolo circense e dei Luna Park in particolare – rimasto completamente paralizzato. Per un breve momento, per una sera, poco più di un mese, le luci del tendone che da mesi è parcheggiato nell’area dello stadio San Filippo, si erano riaccese, un dono fatto ai telespettatori di Rtp, durante la trasmissione “Scirocco”.

Il titolare, Darix Martini, ai microfoni di Rtp  ha ringraziato l’Amministrazione comunale e la comunità messinese per la solidarietà mostrata, ma esprime tutta l’amarezza e la sofferenza di una categoria mai citata nei Dpcm: «Non lavoriamo da oltre un anno, non riesco a pagare i contributi, quindi non abbiamo il Durc in regola, perciò non possiamo beneficiare dei ristori». È un cane che si morde la coda. Una carovana che prima del Covid faceva vivere e dava lavoro a circa 150 persone, che si è sostentata solo grazie alla straordinaria gara di condivisione delle associazioni e delle istituzioni di carità della città. «Fateci tornare alla vita», è l’appello e mette i brividi mentre vanno in onde le acrobazie di piccoli angeli volteggianti che a breve torneranno a volare anche per il pubblico messinese, a cui lanciano un appello: "Aiutateci, tornate al circo".

 

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia