Gemellaggio tra l'arcidiocesi di Messina e quella di Palermo

Un gemellaggio nel nome della fede quello fra l’arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela e quella di Palermo la quale, in occasione del 22mo anniversario della dedicazione della chiesa “Madonna delle Lacrime” del villaggio Padre Annibale di Bordonaro, ha voluto donare una reliquia del beato Pino Puglisi che sarà custodita dalla parrocchia del rione come segno di quella rivoluzione culturale nel segno della Parola, capace di sconfiggere ogni sopruso e di far rifiorire la speranza. È stato il vescovo di Cefalù mons. Giuseppe Marciante a presiedere questo pomeriggio la solenne celebrazione durante la quale è stata accolta la reliquia con il sangue del sacerdote palermitano ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 a Brancaccio, quartiere dove era parroco. La gente prima di tutto amata in Cristo: è così che don 3P (come veniva chiamato) è diventato testimone di fede. A lui la comunità del villaggio Padre Annibale, sotto la guida di don Giuseppe Di Stefano, ha scelto di affidarsi per diventare icona di speranza. “Come il Beato Puglisi, trasformate la vostra chiesa in una comunità che educa a vivere il Vangelo come cultura del rispetto verso l’altro; inginocchiatevi solo al cospetto di Dio e non dinanzi ai falsi idoli creati dall’uomo e siate casa dell’amore dove tutti possano condividere il pane della carità”, ha detto mons. Marciante. Durante la messa, alla quale erano presenti le comunità scout del Masci (di cui don Di Stefano è assistente ecclesiastico regionale) con il segretario regionale Orazio Balsamo e la coordinatrice di zona Mirella Rizzo, è stato ricordato il ministro straordinario Andrea Currò, recentemente scomparso a causa del Covid, che ha donato il reliquiario e costruito la teca della cappella dell’adorazione nella quale è stata posta la reliquia di don Puglisi.