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Messina, i fornai celebrano il loro patrono: San Sebastiano martire

Si sono ritrovati questa mattina al santuario del Carmine. Don Gianfranco Centorrino ha espresso gratitudine per le ceste di pane distribuite ai fedeli

I fornai messinesi celebrano oggi il loro patrono, San Sebastiano martire. Una tradizione che in città era stata interrotta, sebbene in passato la devozione al compatrono messinese fosse particolarmente sentita grazie all’impegno del compianto mons. Salvatore Camarda che nella piccola chiesa di S. Francesco di Mercanti ogni anno ne celebrava la memoria liturgica. Sono stati proprio gli imprenditori di categoria cittadini, in questo particolare momento di sofferenza, a voler rinnovare l’affidamento al giovane soldato romano martirizzato dall’imperatore Diocleziano per aver sostenuto la fede cristiana.

I fornai messinesi si sono ritrovati questa mattina al santuario del Carmine - che custodisce una reliquia del santo (un frammento osseo) - dove al termine della celebrazione il parroco don Gianfranco Centorrino ha benedetto le ceste con il pane distribuito ai fedeli presenti. Un segno particolare che non solo esalta il valore della fatica umana ma, come ha sottolineato il sacerdote, diventa segno di unità nella fede e nella quotidianità soprattutto in questo momento in cui il distanziamento fisico sta mettendo a dura prova l’autenticità delle relazioni umane.

“Il Covid continua a seminare morte e disperazione fra quanti hanno difficoltà a portare il pane sulle tavole delle proprie case; possa non mancare mai più questo alimento, simbolo del sacrificio di Cristo per i suoi figli”, ha detto don Centorrino. Il sacerdote ha espresso gratitudine ai panettieri - “operai del Signore” - per la generosità con cui stanno aiutando, nel silenzio, tante famiglie bisognose.

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