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"Viva San Paolo!", a Messina la Briga Marina abbraccia il suo patrono tra devozione e restrizioni

“Viva San Paolo!”: il valore della devozione, all’interno della quale la storia di un popolo si perpetua fra cultura e tradizione, in un tempo in cui diventa fondamentale ripartire da se stessi. La storia del villaggio di Briga Marina - un tempo Briga San Paolo - è legata alla figura dell’apostolo delle genti che in uno dei suoi viaggi verso Roma, dopo essere naufragato a Malta, raggiunse questa zona “costeggiando” Siracusa e Reggio per portare a compimento la sua predicazione.

Una presenza pregnante, testimoniata dall’intitolazione dei luoghi al santo e dalla tradizione che ogni anno, alla fine di giugno, si rinnova nel segno della festa. Quest’anno per la prima volta, gli abitanti di Briga non hanno potuto accogliere il passaggio del santo sotto i balconi a causa delle restrizioni post Covid che, secondo quanto deciso dall’arcivescovo di Messina, hanno imposto la sospensione delle processioni religiose fino al prossimo 15 ottobre.

Sul piazzale antistante la chiesa, dove è stata collocata dai portatori la statua in legno del santo risalente al 19mo secolo insieme a una reliquia del sepolcro di Roma, il vescovo ausiliare ha presieduto la messa solenne concelebrata dal parroco mons. Nicola Freni e animata dal coro parrocchiale, alla presenza di alcune autorità civili e militari. Al termine della celebrazione, dopo un breve momento musicale curato dalla banda musicale “V. Bellini” di S. Stefano Briga diretta dal maestro Tommaso Bellinghieri, si è svolto il tradizionale spettacolo di giochi pirotecnici.

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