Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Frecce Tricolori sullo Stretto di Messina, in volo anche un pilota di Roccalumera - Foto

Ieri le Frecce Tricolori si sono esibite con uno show mozzafiato sul cielo dello Stretto di Messina dando vita alle geometrie che solo la Pattuglia acrobatica nazionale italiana è in grado di generare. Uno dei protagonisti assoluti della manifestazione è nato a Messina il 1° dicembre 1985. Si tratta del capitano Pierluigi Raspa, originario di Roccalumera. L’ufficiale, alias “Pony 7”, è il 3° gregario sinistro delle Frecce Tricolori ed è attualmente il più meridionale dei pronipoti del leggendario Conte Francesco Baracca, il pioniere del volo acrobatico, che diede all’Italia il Cavallino Rampante diventato poi anche il simbolo della Ferrari.

Il pilota – di Roccalumera – ha frequentato le scuole della sua città fino al liceo scientifico “Caminiti” di Santa Teresa di Riva. La passione per il volo gliel’ha trasmessa il fratello di tre anni più grande, anche lui pilota dell’aeronautica militare. Ad applaudirlo in questa sua avventura di ieri nel mare dello Stretto c’erano – insieme a migliaia di reggini e turisti – i genitori Eduardo e Rosanna Famà e i suoceri Paolo Cicciò e Pina Di Bella. La signora Di Bella – particolare curioso – è stata sua professoressa di matematica al liceo, nonché vicepreside dell’istituto: «è inutile dire – ha spiegato –, che era un ragazzo veramente studioso e preparato».

Preparazione poi continuata prima in Accademia e poi alle scuole di volo dove il pilota ha imparato a pilotare i potentissimi Tornado. Ma quegli aerei non gli bastavano. C’era il fascino delle Frecce come ulteriore obiettivo da raggiungere. E così tenta il salto e viene preso all’interno della pattuglia acrobatica. L’ingresso nell’élite della nostra aviazione è avvenuto per una combinazione di fattori che il capitano ha saputo cogliere… al volo.

«È un treno che passa una volta sola nella vita di un pilota – spiega con grande modestia –. Entrare nelle Frecce è un obiettivo grandissimo che accomuna tutti i piloti e già partecipare alla selezione è un’esperienza che ti segna positivamente». E così adesso il giovane capitano è diventato responsabile “One-PAN” e calendario attività della Pattuglia.

L’esibizione di ieri ha rappresentato per il capitano Raspa il suo debutto da protagonista sullo Stretto: «Un mare bellissimo che dall’alto a tratti sembra un lago e che mi emoziona ogni volta che lo sorvolo».

Aveva già volato a queste latitudini nel 2017 durante l’air Show organizzato a Giardini Naxos ma come pilota in addestramento. Adesso ha dato il suo contributo diretto e personale alla magia che ha tinto il cielo reggino col tricolore più bello del mondo. Colpisce l’estrema semplicità e la grande cordialità del professionista che in cielo pilota macchine da milioni di euro e a terra chiede ai suoi familiari “com’è andata?”, quasi fosse sceso da una semplice esibizione scolastica. La grande preparazione maturata prima a scuola e nell’ambiente familiare hanno certamente contribuito a valorizzare uno spessore umano e valoriale presente nell’uomo. È evidente che una buona Freccia necessita di un robusto arco per volare alto.

Caricamento commenti

Commenta la notizia