Usare le parole giuste per raccontare i femminicidi, un fenomeno che non è più soltanto emergenza, ma un problema strutturale da risolvere con la prevenzione e il cambiamento di cultura. L’obiettivo è andare verso un’informazione corretta e consapevole del fenomeno della violenza di genere.
Se ne è parlato nell’Auditorium della Gazzetta del Sud che ha ospitato l’incontro dal tema “Manifesto di Venezia per una corretta informazione contro la violenza sulle donne”. Si tratta di un corso di formazione per giornalisti per l’uso di un linguaggio di immagini appropriate in casi di violenza di genere che tenga conto anche delle implicazioni culturali, sociali e giuridiche.
Ai lavori, moderati dalla giornalista Daniela Cacciola, è intervenuto il prefetto Maria Carmela Librizzi che ha creato in prefettura una cabina di regina per fare rete con la stipula di in protocollo che ha portato all’attivazione del “codice rosso”. Non cadere negli stereotipi e nei luoghi comuni è stato invece l’invito di Alessandro Notarstefano, direttore di Gazzetta del Sud. All’incontro sono intervenuti anche Giovannella Scaminaci, procuratore aggiunto, Maria Pia Farinella, consigliere dell’ordine dei giornalisti di Sicilia e Graziella Priulla, sociologa della comunicazione.
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