Una festa dal sapore molto speciale quella che questo pomeriggio ha animato il teatro dell’istituto “Collereale” a Messina. Il signor Pietro D’Angelo ha festeggiato un traguardo che solo a pensarlo lascia senza fiato: 107 anni, vissuti sempre con il sorriso, lo stesso che ha regalato a tutte le persone accorse per festeggiarlo. Accanto a lui, come sempre, i due figli, Peppe e Liliana, che da quando ha lasciato la casa di San Michele per trasferirsi a “Collereale” non gli fanno mancare presenza, ascolto e affetto, i nipoti Cristina ed Emanuele, i parenti e i tanti amici di una vita. Pietro o meglio don Pitrinu come viene affettuosamente chiamato dagli amici di “Collereale” è nato il 5 marzo del 1912, ha lavorato per oltre 51 anni come muratore e non si è mai fermato, «è forse questo il segreto della sua longevità – come raccontano i figli – si è sposato quando aveva già 52 anni ed è stato un papà presente, attento, un marito affettuoso». Elegantissimo, nel suo abito scuro con la cravatta bordeaux, ha soffiato sopra le candeline con la voglia di fare festa e accogliere gli invitati. «Avrebbe anche ballato – spiegano i figli – se non fosse ancora convalescente a causa della frattura al femore avvenuta il 6 gennaio». Un’operazione all’ospedale “Piemonte”, la riabilitazione e la voglia di rialzarsi e ripartire, così come era stato nell’ottobre del 2018 dopo l’intervento chirurgico al cuore per l’impianto di un pacemaker. Alla festa sono intervenuti l’assessore ai servizi sociali Alessandra Calafiore, una targa commemorativa è stata consegnata dalla consigliera del V quartiere Lorena Fulco e dal III quartiere. Pietro D’Angelo è il secondo “grande anziano” che vive a Messina, dopo la signora Adele Urzì che ha raggiunto il traguardo dei 108 anni.