Settanta i deputati dell’Assemblea regionale siciliana che saranno dichiarati eletti insieme al presidente della Regione siciliana. Ieri alle 14 è iniziato lo scrutinio per le Regionali, ma i risultati completi si sapranno solo oggi. Si tratta della seconda legislatura per Sala d’Ercole con questa composizione, dopo la riforma che ha ridotto la rappresentanza politica che era di 90 deputati. Così la ripartizione dei seggi: 62 attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); un seggio spetta al candidato alla presidenza della Regione eletto e un seggio al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze. Infine, 6 seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino): si tratta di una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi a tal fine non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento. In virtù di questo “schema”, a Messina dovrebbero spettare 10 seggi: gli 8 previsti di diritto a livello più provinciale, più quelli di Cateno De Luca (candidato presidente arrivato secondo) ed Elvira Amata, nel “listino” di Schifani. Per quanto riguarda gli 8 posti “standard”, 2 dovrebbero andare a “Sud chiama Nord” di De Luca e uno a testa a Fratelli d’Italia, Forza Italia, Prima l'Italia, Pd, M5S e Autonomisti. A rilento procede lo spoglio per le preferenze: qui il link