La sottoscrizione della petizione a sostegno dell'ipotesi Draghi-bis, firmata dal sindaco Pinuccio Calabrò sull'onda dell'appoggio protocollato anche da altri 50 primi cittadini alla guida delle realtà municipali siciliane, ha determinato la presa di posizione di tre dei 6 assessori della propria giunta. «Il vicesindaco Santi Calderone e gli assessori Giuseppe Benvegna e Viviana Dottore, insieme al parlamentare regionale Pino Galluzzo appartenenti al gruppo facente riferimento a Fratelli d'Italia e al Presidente del Governo siciliano Nello Musumeci, ritengono non condivisibile l'iniziativa del sindaco di Barcellona, l'avvocato Pinuccio Calabrò - sottolinea la nota congiunta firmata dai membri dell'Esecutivo -. La volontà del primo cittadino di sottoscrivere la petizione è del tutto personale. Pertanto, in linea con quanto sostenuto fermamente dalla presidente di partito Giorgia Meloni, la quale ha sottolineato come le Istituzioni regionali e locali non vadano utilizzate per fini politici diversi dalla propria natura, ci dissociamo dalla posizione assunta dal sindaco». Scelta personale e «priva di paventate ipotesi di conflittualità interna», garantisce il sindaco Pinuccio Calabrò, in linea con quanto affermato dal coordinamento nazionale di Forza Italia, partito di cui fa parte. In risposta alle tante sollecitazioni politiche della minoranza consiliare, emerse subito dopo la presa di posizione degli assessori espressione di Fratelli d'Italia e del deputato regionale Pino Galluzzo, il primo cittadino risponde che «i due partiti remano insieme e continueranno a farlo come prima, rinforzando la stessa e solida azione amministrativa come in altre Comuni della Regione e dell'intera nazione». Inoltre, sullo stesso copione delle dichiarazioni sottoscritte nella petizione, aggiunge che in ottica nazionale «i sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i cittadini, hanno l'obbligo di sostenere le buoni ragioni utili a proseguire con l’azione di governo - ribadisce Calabrò -. Le forze politiche, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare a portare avanti i progetti e la trasformazione delle nostre città, perché senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia».