Anche la quinta municipalità ha chiuso, formalmente, la sua tornata elettorale. Raffaele Verso è il suo nuovo presidente, e questo era un dato che, viste le dimensioni del successo, non è stata quasi mai in dubbio. Sul consiglio, invece, gli arrivi al fotofinish sono stati parecchi.
La corsa alla presidenza
Verso era il più navigato dei candidati. Su di lui c’è stata la convergenza di tutto il Centrodestra e le cifre lo testimoniano. Ha chiuso con 9.182 voti pari al 55,6% delle preferenze in un quartiere che veniva da un’ altra esperienza di Centrodestra, quella di Ivan Cutè. Alle spalle di Verso la sfida è stata davvero all’ultimo voto. A vincerla è stato l’esordiente Giulio Fragale (centrosinistra di matrice Partito Democratico) che ha condotto una campagna elettorale porta a porta riuscendo a strappare un posto in consiglio circoscrizionale, come primo dei presidenti non eletti, per soli 56 voti. Fragale ha ottenuto 3.563 preferenze (21,5%), mentre il suo avversario Luca Baldi, palermitano trapiantato a Messina e che correva con le insegne di Sicilia Vera, si è fermato a quota 3.507, pari al 21,25%. Staccato rispetto agli altri rivali, il rappresentante di Messina in Comune, Ivan Calì, che ha avuto dalla sua 244 preferenze.
Verso e il suo programma
Raffaele Verso è tornato a fare politica dopo dieci anni. Aveva già fatto le sue esperienze nelle Circoscrizioni, ma per il suo ritorno ha puntato più alto. «Sono molto felice che la coalizione abbia retto sul mio nome – dice il 44 enne –. Si può parlare di un successone. Il dato del 55% è assolutamente confortante, specie se si prende in considerazione che c’erano un paio di avversari molto qualificati. Ma al di là della mia elezione, il vero momento di felicità è stato quando ha capito che la lista che portava il mio nome aveva ottenuto, anch’essa un seggio. Un grande gioia per l’elezione di Beatrice Belfiore». A chiamare in causa Verso è stata Ora Sicilia, ma la convergenza è stata unanime, nella coalizione. Il primo passo del programma di Verso alla Municipalità, passa dalla realizzazione concreta del decentramento. L’altra è più sottile. «Occorre allineare con le reali residenze dei cittadini, i confini del quartiere. Può mai essere possibile che due persone che abitano nello stesso pianerottolo dello stesso palazzo siano uno al quarto e uno al quinto quartiere. Servirebbe mettere ordine». Per quanto riguarda il decentramento, obiettivo prioritario della nuova amministrazione Basile dopo lo scampato pericolo del referendum Montemare, la formula di Verso è concreta. «Le Circoscrizioni, per poter davvero essere al centro del progetto di decentramento – dice – hanno bisogno di un piccolo ufficio tecnico a disposizione. Giusto per le cose basilari: scerbatura straordinaria o le buche in strada le possiamo sistemare in house senza attendere il Comune che ha tempo molto più lunghi. Mi auguro che sia la volta buona e che le Municipalità possano godere di un minimo di autonomia finanziaria, quella promessa ma mai ottenuta». Sono tanti gli angoli del quinto quartiere che hanno bisogno di rivalutazione, di attenzioni. «Penso al lungomare Belfiore, a Forte Ogliastri che dopo essere stato riaperto alla pubblica fruibilità, è tornato inaccessibile. Ma ci sono le baracche di fondo De Pasquale, l’area dell’Annunziata dove, per esempio, con i fondi del Pnrr si potrebbe realizzare una copertura parziale del torrente. La immagino nella zona più a monte, quella vicina al “CO”, dove c’è una sola strada e per giunta molto stretta. Poi c’è tutta l’area degli svincoli. Andrà capito quando e come potranno essere aperte le bretelle che conducono direttamente dall’autostrada sino alla galleria San Jachiddu. E infine la pulizia dei torrenti, con una manutenzione che diventi ordinaria e non più straordinaria. Sul fronte a mare, invece, mi preme il futuro dell’area del Baby Park e poi dell’ex ospedale Margherita, un polo di pregio assoluto». Verso si troverà a guidare una municipalità senza un riferimento politicamente “amico” a Palazzo Zanca. «Si deve collaborare, abbiamo un interesse comune e dobbiamo fare il meglio pensando ai nostri figli e alla città che vogliamo lasciare loro. Noi saremo apertissimi al dialogo».
I consiglieri
Non sono certo mancate le sorprese, specie negli ultimi conteggi. Il centrodestra avrà dalla sua cinque consiglieri, ma nessuna lista è riuscita a fare doppietta. Il più votato in assoluto è stato uno dei tre uscenti: Carmelo Manuel Barbaro di Forza Italia. Ha raccolto 774 preferenze, cioè quasi la metà di quelle della sua lista. Quasi appaiati sul podio, sono Letterio Fama di Ora Sicilia (607) e Giovanni Bucalo di Fratelli d’Italia che con 598 preferenze ha battuto, fra gli altri, anche la quotata Lorena Fulco. A rappresentare l’Unione di Centro sarà Giuseppe Picciotto che ha raggiunto quota 512. Per lui si tratta di un ritorno. A chiudere il quadro del Centrodestra sarà l’unica donna presente in Consiglio circoscrizionale, Beatrice Belfiore che ha centrato l’obiettivo con la lista che portava le insegne del presidente Raffaele Verso. 378 voti personali, 1100 quelli della lista. Per il Centrosinistra, invece, due i seggi, più quello che spetta Giulio Fragale come miglior candidato non eletto fra i presidenti. In Aula andranno due 24enni Francesco Pio Magazzù che ha preso 355 preferenze con i M5s, e Andrea Zumbo a cui sono bastati 124 voti nella lista “De Domenico Sindaco”. Ma il caso più anomalo è quello del consigliere della lista Con De Luca per Baldi. È Giuseppe Puglisi, 45 anni, che chiude a 105 preferenze, batte Antonino Rizzo di soli 3 voti con una lista che arriva a 1455 voti mentre la somma delle preferenze è poco sopra le 400. È l’effetto della presenza del nome di Cateno De Luca nel simbolo che ha trascinato ben oltre le attese, i voti di lista anche senza la scelta di un candidato consigliere.