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Nuova era Lo Giudice a Santa Teresa di Riva, Bartolotta frena. Tutte le foto dei consiglieri

Mentre il rieletto sindaco festeggia, lo sconfitto promette un’opposizione dura e serrata

Quota 4.000 voti non è stata toccata per un soffio, una soglia che avrebbe consolidato un plebiscito già palese. Il risultato ufficiale sulle elezioni amministrative di S. Teresa di Riva è arrivato la scorsa notte, a causa di ritardi nel completare le operazioni di spoglio in una delle dieci sezioni.
Danilo Lo Giudice è rieletto sindaco con 3.995 voti, pari al 69,20%, non lontano dal record del 2017, quando ottenne 4.251 voti con il 70,60%.
Lo sfidante Nino Bartolotta si ferma invece a 1.778 voti, ossia il 30,80%. La lista di Lo Giudice, “GoverniAmo Santa Teresa-Sicilia Vera”, ha ricevuto 3.908 voti (69,32%) e conquista così gli otto seggi spettanti alla maggioranza, dove andranno Annalisa Miano (la più votata con 1.446 preferenze), Gianmarco Lombardo (1.135), Domenico Trimarchi (691), Ernesto Sigillo (555), Carmelo Casablanca (434), Domenica Sturiale (435), Vanessa Triolo (416) e Dario Miano (390). I primi quattro si dimetteranno per entrare in Giunta e lasceranno il posto a Mariella Di Bella (381), Carmelina Cassaniti (370), Jordan Soraci (180) e Santino Scarcella (150), cosicché tutti i componenti della lista possano sedere in aula.
“Noi per Santa Teresa di Riva” di Bartolotta, invece, è stata votata da 1.730 elettori (30,68%) e ottiene tre seggi di minoranza, oltre quello spettante al candidato sindaco sconfitto: sui banchi dell’opposizione siederanno con lui gli ex consiglieri di maggioranza Cristina Pacher (545) e Santino Veri (510) e la neofita Martina Lombardo (229). Primo dei non eletti l’ex capogruppo di opposizione Antonio Scarcella (220 preferenze), seguito da Lorenzo Alessandro (196), Luisa Riganello (181), Giuseppe Migliastro (177), Lucia Sansone (140), Roberto Moschella (134), Giuseppe Micali (112) e Salvatore Trimarchi (97).
Oggi, alle 11.30, al Palazzo della Cultura la proclamazione di sindaco e consiglieri.
«Abbiamo una grande responsabilità anche rispetto all’imponente risultato elettorale che i cittadini ci hanno consegnato - ha detto ieri Danilo Lo Giudice - dopo la proclamazione riprenderemo il nostro cammino sulla buona strada». Nino Bartolotta ha confermato ieri sera che farà il capo dell’opposizione «perché me lo chiede la mia squadra e credo che questo paese abbia bisogno anche di un’opposizione seria, competente, forte, capace di incidere e stimolare l’Amministrazione. Non azzardatevi a portare avanti un’idea di Comune come se fosse cosa vostra - ha tuonato contro l’Amministrazione appena rieletta - noi ve lo impediremo a costo di alzare anche le barricate. Siamo qui per collaborare e dare il nostro contributo ma scordatevi tutte quelle porcherie vere che noi abbiamo raccontato in campagna elettorale: da oggi in poi non si possono fare più. Non sarà opposizione precostituita, non ci sarà il tappeto rosso - ha annunciato - e se vorrete portare avanti idee e progetti che servono alla crescita della comunità noi ci saremo. Il nostro progetto, evidentemente, è passato inosservato se il consenso è stato così striminzito. Noi - ha concluso Bartolotta - vogliamo rappresentare un baluardo di democrazia e dignità, saremo i guardiani del Palazzo e contrastaremo tutto quello che non condivideremo».

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