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Messina, la campagna elettorale nella fase decisiva

Ieri Vittorio Sgarbi a Messina a sostenere Federico Basile. Proseguono gli incontri e le iniziative di Salvatore Totaro e Gino Sturniolo. De Domenico lancia un appello anche agli altri candidati: «Sottoscriviamo un impegno comune sugli spazi per la Cultura». Croce e i due governatori per la «città dello Stretto»

Il conto alla rovescia prosegue inesorabile. Resta una settimana di campagna elettorale, poi si decideranno le sorti del Comune e delle sei Circoscrizioni, oltre che l’esito della partita referendaria su Montemare. Ieri, nel giorno della Patrona, non si sono fermate le iniziative dei candidati a sindaco.

Sgarbi sulla feluca

A sostenere la candidatura di Federico Basile, è sbarcato a Messina Vittorio Sgarbi. Il parlamentare e critico d’arte, leader del movimento politico “Rinascimento”, ha attraversato lo Stretto su una feluca, assieme a Basile, presenti anche Cateno De Luca, il deputato di “Prima l’Italia” Nino Germanà e l’esponente del movimento sgarbiano, il prof. Gabriele Cervino, candidato al Consiglio comunale. «Sono venuto a Messina tante volte nella mia vita - spiega Sgarbi –, pensando soprattutto alla grandezza di Antonello e alla presenza di Caravaggio in un un Museo dall’architettura non particolarmente confacente con la meraviglia dei capolavori. Qui, per la prima volta, ho portato Caravaggio in dialogo con Rubens e ho sempre ammirato la città, ho avuto per lei una predilezione. Ma non l’ho vista mai bella come oggi». Innamorato di Messina, così si autodefinisce: «La città ha ordine e pulizia, ha una linea moderna con un’edilizia che è stata costituita in epoca Liberty e ha sempre mantenuto quella grazia. Ha bisogno di altri alberghi per essere all’altezza della sua posizione, essendo alle porte della Sicilia. E con la meraviglia dei laghi e della luce che la rendono una città turistica per eccellenza, Messina può e deve avere una dimensione internazionale». Parla di Ponte sullo Stretto, Vittorio Sgarbi, e non nasconde di non aver mai amato l’idea della grande opera: «Non credo che vedremo mai realizzato il Ponte sullo Stretto in vita, l’alternativa è arrivare e godersi e coltivare la bellezza esotica dell’Isola, attraverso una serie di avvicinamenti via mare che la rendono quasi onirica. Il Ponte è un sogno, ma preferirei il sogno di un’isola efficiente che può diventare realtà. Ero amico con il grande promotore del Ponte ed ex direttore della Gazzetta del Sud Nino Calarco – aggiunge Sgarbi – ma la pensavamo diversamente perché io ero contrario e volevo la solitudine dell’Isola sul piano filosofico». Sul sostegno a Basile, e a De Luca, non ha dubbi: «Da quando conosco De Luca, l’ho sempre appoggiato e gli riconosco un grande vitalismo. Cateno è uno che fa quello che dice, nel senso che ha una capacità di affermarsi che è sembrata sorprendente a molti, per me era logica. Basile vincerà senza fatica, perchè è appoggiato da De Luca, che qui ha dato segnali molto importanti e poi perché ha una faccia da nobile siciliano, una faccia promettente...».

Arrivano Bartolo e Catalfo

Franco De Domenico prosegue il suo tour in città e nei villaggi, ma da qualche giorno viaggia in camper. E oggi, a sostenere il candidato del Centrosinistra, ci saranno, in mattinata, l’europarlamentare del Pd, il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, e, nel pomeriggio, l’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. De Domenico ieri, insieme con l’assessore Christian Bisceglia, si è soffermato sui temi dell’inclusività e della coesione. «A pochi giorni dal voto vorremmo che tutti i candidati potessero dare un segnale alla città in tal senso. Siamo stati invitati, nelle ultime settimane, a molteplici confronti, diretti e indiretti, da parte di associazioni, gruppi ed enti. Adesso mi piacerebbe che fossimo noi, tutti noi che aspiriamo alla carica di sindaco, a invitare la città. Un momento durante il quale ciascuno di noi illustrerà un’idea, una singola idea, legata al campo degli spazi e delle risorse da dedicare alla cultura; ciascuno di noi si impegnerà a fare propri anche gli altri quattro progetti, nel momento in cui sarà eletto. Ritengo sia un’azione indispensabile – insiste De Domenico – poiché Messina ha un disperato bisogno di spazi da offrire ai suoi cittadini per ricostruire, attraverso le varie forme di aggregazione, un rapporto con i quartieri periferici. Il nostro compito deve essere quello di dare risposte immediate perché non c'è più tempo per tergiversare. I fondi del Pnrr riguardano tre grandi macrosistemi: la digitalizzazione delle città, la riforestazione, e l'inclusione. Cosa c'è di più inclusivo degli spazi e della formazione culturale? È un'occasione che dobbiamo cogliere, adesso. Non come schieramenti politici, ma come città. Tutti». L’incontro con Bartolo avverrà alle 11, nella sede del Comitato. Parlerà, invece, di reddito di cittadinanza la senatrice Nunzia Catalfo che, insieme con gli esponenti del M5S, ha scelto di andare nelle zone più popolari di Messina: alle 16 sarà al Cep, poi al Rione Taormina, a Villaggio Aldisio, alle Case Gialle, a Camaro San Luigi e a Giostra.

Musumeci e Occhiuto

Maurizio Croce si prepara, invece, alla convention del Centrodestra, prevista per domani, alle 19, a piazza del Popolo. Il tema scelto, secondo il candidato sindaco, è emblematico e, per molti aspetti, dirimente: “La città dello Stretto”. E per questa ragione, ad affiancare Croce, ci saranno i presidenti delle due Regioni, Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Nello Musumeci.

Gli incontri di Totaro

Il candidato sindaco di Ftl e Ucdl, il medico Salvatore Totaro, continua la sua “missione”, quasi un porta a porta, per dialogare con la gente, perché il suo motto, fin dall’inizio, è stato «prima l’ascolto, poi la capacità di decidere e di assumersi la responsabilità delle scelte».

Sturniolo a Camaro

Per Gino Sturniolo, candidato sindaco di Messina in Comune, quello previsto lunedì sera non sarà un comizio come tanti: il luogo scelto è la piazza di Camaro, «lì dove sono nato e cresciuto», spiega. È un ritorno a casa, il cuore degli affetti, e da lì «lanceremo l’appello ai messinesi perché scelgano il nostro progetto, radicalmente alternativo a quello di tutti gli altri candidati».

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