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Amministrative, i candidati a sindaco a confronto con la Cisl Messina

Tanti i temi affrontati dagli aspiranti sindaco nel confronto "Essere per Messina": si è parlato di prospettive per lo sviluppo e il rilancio del territorio

In una gremita sala Sinopoli, la Cisl Messina ha accolto i cinque candidati alla massima poltrona di Palazzo Zanca. Franco De Domenico, Maurizio Croce, Federico Basile, Gino Sturniolo e Salvatore Totaro si sono confrontati su argomenti come lavoro e sviluppo del territorio, nell'incontro dal titolo "Esserci per Messina. Una nuova visione tra presente e futuro della città. Prospettive per lo sviluppo e il rilancio".

Al di là di chi diventerà sindaco - ha fatto intendere da subito il segretario generale del sindacato Antonino Alibrandi - quello che auspica il sindacato è un periodo di pace sociale, un clima sereno nella gestione della cosa pubblica e di lavorare insieme per il bene della città.

Le azioni positive della precedente amministrazione, le opportunità del Pnrr, la progettazione e le aree più attrattive di Messina sia dal punto di vista turistico che industriale, sono i primi argomenti sui quali sono stati interrogati i candidati. Ma non solo: nel corso dell'incontro sono stati affrontati anche temi quali la necessità di nominare un assessore alle Politiche del Lavoro, il piano di riequilibrio, la Tari, che grava sulle finanze dei cittadini e, in generale, i rifiuti e gli impianti, per chiudere con l'annosa questione del collegamento stabile, a livello di trasporto e commercio, e del Ponte sullo Stretto.

Nino Alibrandi ha sollecitato il prossimo sindaco di Messina a «lavorare sulla coesione del territorio soprattutto per eliminare l’odio che si è ingenerato in città che non fa altro che allontanarla da tutti gli investimenti. Usciamo da una pandemia che è stata devastante per tutto il mondo e che per Messina è stato un colpo forte. Abbiamo bisogno di un confronto costruttivo immediato, siamo in ritardo nella programmazione del Pnrr, la città ha bisogno di tornare alla normalità. Il giorno dopo l’elezione chiederemo l’apertura di un confronto e mi auguro che tutti possano portare un contributo per rilanciare il territorio». Alibrandi ha sottolineato la necessità di fare sinergia «per creare una forte coesione sociale che attui i fondi del Pnrr».
E proprio quello dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato uno degli argomenti su cui si sono confrontati i cinque candidati. Per Croce la sfida non è reperire altri finanziamenti ma aprire cantieri «per creare posti di lavoro»; secondo Strurniolo «il Pnrr è un debito enorme che stiamo trasferendo ai nostri figli, la nostra visione è di una città bella e attrattiva per i finanziamenti»; per De Domenico bisogna «indirizzare le risorse del Pnrr verso direttrici per colmare il gap del nostro territorio con quelli piu ricchi»; Totaro propone di «aprire uno sportello dove vengono depositati idee e progetti». Infine, Basile: i fondi, per lui, possono essere utilizzati per la rifunzionalizzazione della rete idrica e altri progetti.

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