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Messina, i candidati sono tutti in campo. O quasi

Mancano gli ultimi tasselli, si attendono le decisioni definitive di Lega e FdI, potrebbe esserci anche qualche altra sorpresa

Il quadro si va componendo definitivamente. Maurizio Croce presenta il suo simbolo e con lui si schiera parte del Centrodestra, in attesa che si pronuncino una volta per tutte Lega e Fratelli d’Italia. Franco De Domenico incassa altre adesioni ma a sinistra c’è pure la candidatura di Gino Sturniolo, che si appella al mondo pacifista. Federico Basile presenta una nuova lista, denominata “Mai più baracche”, e si sofferma su alcuni aspetti del suo programma. E alla lista e alla squadra lavora anche Salvatore Totaro, candidato di Ftl. Potrebbe esserci qualche altra sorpresa, chissà...

Maurizio Croce e il simbolo

«Quel momento che attendevamo arriva oggi, e ne sono orgoglioso. Questa è la campagna elettorale di un Centrodestra forte, un flusso che nasce sotto la spinta convinta e decisa dei suoi interpreti, consapevoli e motivati a spendersi con passione e orgoglio per il bene della città di Messina». Si presenta così, Maurizio Croce, è il suo primo passo ufficiale, con la definizione del suo logo elettorale. «La nostra è una visione inclusiva e indirizzata su un percorso lungo e appassionante. Ora è il momento di correre, di rilanciare, di credere. Nella mia interpretazione di questa campagna elettorale parto da un presupposto preciso e inequivocabile: ogni candidato è una persona che merita il massimo rispetto. Come ogni elettore, come ogni singola anima, qualunque ruolo abbia, della nostra comunità. Quella cittadinanza che, a sua volta, merita decisamente di più: uno scatto in avanti, definitivo, a partire dalla rivendicazione del sacrosanto diritto di superare il clima surreale che ha scandito il recente passato e in parte il nostro presente. Tutti noi meritiamo di più. Inizia un altro tempo: il tempo di costruire. Di costruire un’amministrazione più aperta, un dialogo finalmente proficuo, una comunità migliore». Un approccio che Croce intende mantenere per tutto il periodo che ci porterà all’Election Day: «Faccio il mio più sincero in bocca al lupo agli altri candidati: Federico, Franco, Gino e Salvatore, con l’augurio che questa competizione possa concludersi con l’elezione di una guida all’altezza della sfida che ci attende. Il prossimo sindaco di Messina avrà di fronte la più grande opportunità di sviluppo, evoluzione e cambiamento degli ultimi decenni. Io sono pronto ad assumermi questa importante responsabilità».

De Domenico e il metodo

Il segretario del Pd si dice felice per «l’entusiasmo trasmesso da tantissimi messinesi» e «sempre più convinto che la città debba scegliere un metodo prima ancora che un sindaco. Una rinascita basata sull’unità, sulla comunione di intenti, sul confronto sempre con toni costruttivi, sull’ascolto delle proposte». Dopo l’inaugurazione della sede del Comitato elettorale, con una folta partecipazione di sostenitori, Franco De Domenico ieri, incontrando i soci del Dopolavoro ferroviario, insieme con il segretario provinciale di Articolo Uno Domenico Siracusano, ha dichiarato la volontà di «impegnarsi per ricostruire un dialogo utile con Ferrovie dello Stato, così da creare le condizioni per nuovi e importanti investimenti, fondamentali sia sul piano dei trasporti sia su quello occupazionale. Messina in questi anni è stata sempre più isolata e ha perso importanti risorse». E ad appoggiare De Domenico ci sarà anche il gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina”, del quale fanno parte, Michele Bisignano, Roberto Amagliani, Michele Amato, Giovanbattista Arrigo, Guido Bellinghieri, Giovanni Bertano, Sergio Bertolami, Franco Bonannella, Salvatore Brigandì, Giovanni Calabrò, Francesco Calogero, Fulvio Capria, Luigi Caragliano, Franco Cavallaro, Salvatore Ciotto, Emanuele Costa, Gaspare D'Anneo, Michela De Domenico, Domenico De Pasquale, Giovanni Finocchiaro, Francesco Fucile, Pino Giaimi, Antonio Lo Presti, Tommaso Magaudda, Stefano Magnisi, Nino Mantineo, Maurizio Marchetti, Franco Micalizzi, Pippo Nastasi, Massimo Parisi, Roberto Pintaldi, Mariangela Pizzo, Salvatore Presti, Laura Pulejo, Luca Raffaele, Lillo Russo, Antonio Sabato, Michele Salvo, Antonino Samiani, Gaetano Satullo, Angelo Savasta, Gabriele Siracusano, Alberto Sturniolo, Sergio Todesco, Ivan Tornesi, Marisa Trimarchi. “RispettoMessina” si schiera con la coalizione «che vede insieme forze democratiche e progressiste e che ha saputo esprimere una candidatura unitaria, credibile e competente».

Basile e il programma

Federico Basile ha pronta anche la quinta lista, “Mai più baracche”, che vedrà presentarsi anche alcuni cittadini che hanno vissuto per decenni nelle baraccopoli messinesi. Intanto, l’ex direttore generale approfondisce alcuni aspetti del programma, ribadendo che tra i primi atti della sua Giunta ci sarà l’istituzione della settima Circoscrizione, quella che darà autonomia gestionale e amministrativa ai cosiddetti villaggi “scissionisti” ricadenti in quella parte di territorio che vorrebbe staccarsi da Messina, istituendo il nuovo Comune di Montemare. Sulla polemica innescata dallo stesso Basile, riguardo ai concorsi “truccati” di Palermo e al coinvolgimento nell’inchiesta del fratello dell’on. Pietro Navarra, è tornato Cateno De Luca, attaccando Centrosinistra e Centrodestra. «Dicono che Basile è il mio candidato – afferma l’ex sindaco –, lui non si vergogna, io ne sono orgoglioso. Ma bisogna dire e scrivere che il mentore di Franco De Domenico è Pietro Navarra, con il suo sistema di potere che va avanti da sempre, e il mentore di Maurizio Croce è Francantonio Genovese. Noi siamo fuori da questo sistema, noi siamo stati e continueremo a essere l’alternativa a Navarra e Genovese». Basile, da parte sua, ha chiarito che il concorso vinto all’Università, per impiegato amministrativo, è stato il frutto di una rigorosa selezione pubblica. Rispondendo ad Alessandro Russo, Basile aggiunge: «Se fosse stato “truccato”, i responsabili sarebbero l’allora rettore Pietro Navarra e l’allora dg dell’Ateneo Franco De Domenico. Io non ho padrini né padroni. Né quel rettore “pro tempore”, né Picciolo con cui ho percorso un tratto di strada né lo stesso Cateno De Luca, di cui ho raccolto il testimone con convinzione e orgoglio, ma io sono Basile e gli unici “genitori” che ho sono mio padre e mia madre».

L’endorsement per Sturniolo

Gino Sturniolo e la sua squadra di “Messina in Comune” hanno condiviso il messaggio che l’attivista Antonio Mazzeo ha rivolto a tutto il variegato mondo della Sinistra e del pacifismo. Un duro attacco al Pd e alle altre forze che, nel caso della guerra in Ucraina, starebbero alimentando la cultura “guerrafondaia”, con invio di armi e aumento delle spese militari. L’endorsement di Mazzeo è stato fatto proprio anche da partiti come Potere al Popolo e Rifondazione comunista.

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